AVVISTATA COPPIA DI LUPI IN VALSERIANA
Dopo due segnalazioni di avvistamento lupi, nei giorni in alta Val Seriana, tra Gromo e Oltressenda Alta, e dopo il ritrovamento di un carcassa di cervo a Gandellino, la Polizia Provinciale di Bergamo inoltre ha posizionato delle fototrappole che hanno ripreso una coppia di lupi, di cui uno con tre zampe. Sarebbero gli stessi lupi che qualche mese fa sono stati ripresi da un altra fototrappola della Polizia Provinciale. Come l’orso, anche il lupo è un animale schivo e ha paura dell’uomo, se ne avverte la presenza si allontana privilegiando spazi estesi e la natura incontaminata, per questo è bene, durante un’escursione in zone a rischio, fare rumore, chiacchierando con un amico (è bene infatti non uscire da soli) e usando un bastone per camminare. Se imbattersi in un lupo, così come in un orso, è difficile, non è comunque impossibile e la polizia provinciale di Bergamo, dopo gli ultimi avvistamenti, ha diffuso alcuni consigli di comportamento: in caso di incontro ravvicinato la regola di prudenza generale è non scappare e non sopravvalutare le proprie forze, sforzarsi di mantenere la calma e considerare che il lupo corre più veloce di un uomo; non correre quindi ma indietreggiare possibilmente senza dare la schiena; fare il più rumore possibile per spaventarlo, anche battendo le mani o gridando. Il Lupi concentrano le loro predazioni soprattutto su prede selvatiche, vista anche la massiccia presenza di ungulati nelle due aree frequentate, il Parco Nazionale dello Stelvio e l’Azienda Faunistico Venatoria Belviso Barbellino e sul bestiame al pascolo se non protetto. Gli eventuali danni sono rimborsati da una Polizza assicurativa regionale. Diversamente da quanto avvenuto per l’Orso, il ritorno del Lupo è stato totalmente spontaneo. Grazie alla protezione accordata e a una maggiore presenza di prede naturali, dagli anni ‘70 il Lupo ha ripopolato gli Appennini e dai primi anni 90 ha formato branchi stabili nelle Alpi Marittime. Oggi il Lupo si sta espandendo in tutte le Alpie la Pianura grazie ad una grande capacità di dispersione, vedasi ad esempio il percorso effettuato dalla Lupa soccorsa a Lonato, liberata in zona con radio collare e tornata in Appennino in poco più di 30 giorni. La Polizia Provinciale monitora con attenzione le segnalazioni, posizionando fototrappole, raccogliendo campioni genetici e trasmettendo tutti dati raccolti a Regione Lombardia che coordina il progetto comunitario Life WolfAlps, finalizzato al miglioramento della coesistenza fra il lupo e le persone che vivono e lavorano sulle Alpi e costruendo e realizzando soluzioni condivise insieme ai portatori di interesse, per garantire la conservazione a lungo termine del lupo sulle Alpi.
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