DEPOSITATE LE FIRME PER IL PONTE TIBETANO

Un ponte tibetano lungo 465 metri, posto a 73 metri dal suolo e 1360 metri di quota, all’ingresso della Val Grande, a Vezza d’Oglio, in alta Valle  Camonica. E’ l’opera che spaventa il Comitato Vezza Sostenibile che ha chiesto all’amministrazione comunale di impiegare diversamente gli oltre 2 mln di euro necessari a realizzare l’opera compresa di parcheggi, che da mesi chiede di conoscerne i dettagli e che infine ha raccolto le firme necessarie a chiedere al Comune di istituire un referendum per sottoporre la questione ai cittadini. Le firme necessarie, oltre 300, sono state raccolte anche a seguito di serate di dibattito e confronto sul tema “Ponte Tibetano sì o Ponte Tibetano no” e sono state consegnate questo sabato 22 aprile in Comune. Il timore dei promotori del referendum, è che l’opera, che dovrebbe chiamarsi “Passerella delle Aquile” e sorgere alle porte del parco nazionale dello Stelvio, passa avere un grande impatto dal punto di vista paesaggistico e ambientale e possa portare soltanto turisti di passaggio, trasformando Vezza in un crocevia di auto, con più disagi che benefici per la comunità. Sarebbe più efficace invece – secondo i promotori del referendum – investire nella “ricca offerta di percorsi sul territorio anche a bassa quota”, mulattiere e tracciati rurali oggi trascurati ma che ben gestiti diventerebbero una rete di infrastrutture naturali qualificanti per il territorio e la sua fruizione turistica. Depositate le firme, ora la palla passa al Comune che se non tornerà sui suoi passi, come lo invita ancora a fare il comitato, dovrà istituire il referendum e dare la parola ai cittadini. Si tratta di un referendum consultivo, quindi la decisione finale spetta in ogni caso all’amministrazione comunale, che però non potrà non tenere conto dell’opinione dei cittadini. A questo punto il Comitato lancia quindi un appello ai vezzesi, quello di partecipare al referendum che per essere valido dovrà portare alle urne almeno il 50% + 1 degli aventi diritto al voto, percentuale che si traduce in almeno 800 residenti.