ANTONIO FRATUS E' TORNATO A CASA

Non ci ha messo molto la montagna a restituire il corpo, purtroppo senza vita di Antonio Fratus, il 60enne di Palazzolo sull'Oglio che domenica mattina era uscito per un'escursione sulla Trenta Passi e purtroppo non ha fatto ritorno a casa. Probabilmente è stato colto dal temporale mentre scendeva dalla Cornanel pomeriggio di domenica. Il suo corpo è stato ritrovato adagiato in un canalone proprio sulla verticale, poco lontano dalla Madonnina, ad una quota di mille 350 metri. Ad inviduarlo, dopo ore di perlustrazioni, una delle squadre impegnate nelle ricerche. Era uno allenato Antonio, appassionato di fotografia e amante della montagna, iscritto alla locale sezione del CAI, non era la prima volta che usciva da solo. L'ultima chiamata ai familiari domenica mattina. Ha detto dov'era e questo ha permesso di concentrare le ricerche partendo da un punto specifico. Solo lunedì sera, però, i familiari non avendolo sentito per tutto il giorno hanno provato a chiamarlo, non hanno avuto risposta e quindi hanno allertato il 112. Poche ore dopo la sua auto è stata ritrovata dai carabinieri di Pisogne insieme al fratello e al nipote nel parcheggio sopra il campo di Toline. Hanno capito subito la situazione e quindi hanno messo in moto la macchina dell'emergenza. La Prefettura ha quindi allertato gli enti preposti alle ricerche e in posto mano mano sono arrivati già lunedì in serata, gli uomini della V delegazione bresciana del soccorso alpino, stazione di Breno, i SAGF della Guardia di Finanza di Edolo e poi i vigili del fuoco di Darfo e gli specialisti dal comando di Brescia. Hanno comincato a battere i sentieri che portavano in quota, ve ne sono molti, alcuni più impegnativi altri alla portata di tutti. Antonio aveva scelto proprio il sentiero fra i più impegnativi, quello che scelgono gli alpinisti con fiato e gambe. Le ricerche sono proseguite per tutta la giornata di ieri, con tutti i mezzi a disposizione: droni, unità cinofile, squadre da terra, elicotteri. In campo gli specialisti del soccorso dei vigili del fuoco e del soccorso alpino, hanno allestito il campo base nel capo sportivo di Toline e da lì coordinavano le squadre in movimento. Sul posto è stato presente anche il gruppo soccorso Sebino, insieme al sindaco di Pisogne che ha organizzato, insieme alla protezione civile comunale, il vettovagliamento delle squadre in azione e ha messo a disposizione dei soccorrittori ciò di cui avevano bisogno. Al campo base c'è stato un via vai di squadre per tutto il giorno con specalisti che si univa a semplici volontari. I TAS distribuivano le squadre e poi, insieme agli specialisti del soccorso alpino, scaricavano le tracce dei sentieri già battuti. Il corpo di Antonio Fratus è stato individuato attorno alle 16 da una delle squadre impegnate nelle ricerche. Come detto giaceva in un canalone sulla verticale ad circa 1350 metri di quota. Il recupero è stato effettuato dall'elicottero Drago 153 dell'elinucleo di Malpensa. Una volta recuperato il corpo, su disposizione della magistratura, è stato restituito ai familiari.

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