ANNO NERO PER LE DUE RUOTE
Una crescita esponenziale quella degli incidenti con vittime e feriti in sella alle due ruote in bergamasca. Basti pensare che i morti in bicicletta in questi primi sei mesi del 2023 sono già stati praticamente lo stesso numero di tutto il 2022: sei le vittime dei dodici mesi dell’anno scorso, già cinque quelle di quest’anno. Ultimo in ordine di tempo nella serata di lunedi attorno alle 22,30, lungo un tratto buio della Briantea, tra Mapello e Ponte San Pietro, un ventenne in bici è stato travolto da un trattore e ora è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Quest’anno un morto su cinque era dunque in sella alla propria bici: è il dato più alto degli ultimi 17 anni, da quando l’Associazione italiana familiari e vittime della strada di Bergamo è stata fondata e raccoglie le statistiche sugli incidenti stradali. Preoccupante anche il dato dei morti in moto e motocicli: nei primi sei mesi di quest’anno sono stati già 9. La percentuale dei morti in moto rispetto al numero complessivo delle vittime è pari al 37,5%, contro il 38,8% dell’intero 2022. I numeri nascondono sempre delle storie di persone che non ci sono più e dei loro familiari che devono convivere con questa disgrazia. Anche ieri diversi ciclisti (8, per la precisione) sono finiti all’ospedale in seguito a cadute e a investimenti. Oltre al ragazzo caduto in mountain bike sul sentiero a San Giovani Bianco, l’incidente più grave s’è registrato alle 20 a Mozzanica, in via Mazzini, dove un 41enne con il figlio di 2 anni nel seggiolino sono stati investiti da un’auto. I due sono stati portati in ospedale in codice giallo. Non migliore il comportamento dei motociclisti: “io sono in moto tutto il giorno e di comportamenti scorretti alla guida ne vedo fin troppi”, parola di Giacomo Agostini, pluripremiato campione loverese.
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