QUESTA E’ LA STORIA DI UN’ANTICA RICETTA...

E’ stato come trovare un tesoro. Quando il papà e il nonno di Gaia, vent’anni fa, durante la ristrutturazione di una baita in Val di Scalve, nel piccolo paesino di Nona custode di antiche tradizioni legate all’allevamento e alla vita di montagna, hanno trovato una vecchia scatola di latta, sotto una pietra, con all’interno un’antica ricetta intitolata Formaì Neger del 1753, scritta in fretta, come appunto, chissà da chi e chissà per chi, hanno pensato bene di provarla e hanno scoperto così, anzi riscoperto, un formaggio unico nel suo genere la cui produzione ora è regolamentata da un disciplinare che garantisce il rigoroso rispetto dell’antica ricetta. La produzione è stata affidata ad aziende agricole del territorio, dal 2016 alla latteria sociale montana della Val di Scalve e dal novembre 2022, anche all’azienda agricola Miorini Valerio di Croce di Salven di Borno, che con le loro vacche nei pascoli delle Orobie e i loro caseifici, ricetta, o meglio disciplinare alla mano, producono il Formaggio Nero della Nona 1753, un formaggio che per via del suo sapore unico, portato nelle fiere e ai concorsi, ha incontrato il gusto del pubblico e anche degli esperti. Per portare una ricetta antica, rimasta nascosto per secoli e poi riscoperta, nel futuro, Gaia che studia giurisprudenza e il suo ragazzo Alessandro, tre anni fa hanno deciso di lasciare la città e di trasferirsi in montagna dove hanno creato, a Croce di Salven di Borno, un punto vendita fisso e due siti di e commerce. Nel punto vendita di Croce di Salven, dove si possono trovare anche anche prodotti tradizionali sardi, due giovani hanno così trovato, grazie ad una ricetta proveniente dal passato, il loro futuro.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori