COMINCIOLI GUIDA COLDIRETTI LOMBARDIA

Sostenere l’agricoltura non significa sostenere soltanto chi lavora nei campi tutti i giorni, ma significa preservare i territori dall’abbandono, i posti di lavoro, l’intera filiera agroalimentare, la ristorazione, il turismo, la salute un patrimonio figlio della nostra storia, della nostra identità. Difendere tale patrimonio dialogando a tutti i livelli con le istituzioni è il nuovo compito di Gianfranco Comincioli, nuovo presidente di Coldiretti Lombardia, eletto durante l’assemblea che venerdì 15 settembre si è svolta a Città di Lombardia. 63 anni, un diploma da perito agrario alle spalle e 14 ettari di vigneto e 20 da oliveto sulle spalle, con annesse cantina e frantoio per la produzione di vini e oli di alta qualità, Comincioli, proprio come il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini, è un imprenditore agricolo bresciano e nella sfida di rappresentare tutti i settori agricoli a livello regionale sarà affiancato dal Consiglio della Federazione Coldiretti Lombardia di cui fanno parte i presidenti della Coldiretti delle varie province lombarde. La filiera agroalimentare vale nel suo complesso 585 miliardi di valore per l'Italia, prima voce del Pil italiano, 4 milioni di occupati, un comparto che, con politiche non solo agricole ma anche energetiche o in tema di trasporti, non solo nazionali, ma soprattutto europee meno miopi e al servizio di pochi, può dare ancora molto. Al fianco della Coldiretti ci sono le istituzioni, come testimoniato dalla Ministra del Turismo Daniela Santanchè che ha ricordato il ruolo chiave dell’agricoltura in un turismo esperienziale e destagionalizzato sempre più ricercato. Anche attraverso l’autonomia differenziata cui punta la Regione sarà possibile fare risposte più efficienti alle specifiche esigenze dei singoli territori, come ha ribadito il presidente della Regione Attilio Fontana. Alla presenza anche del presidente del consiglio regionale Federico Romani e dagli assessori regionali Guidesi, Sertori e Tironi del responsabili filiere Coldiretti Alessandro Apolito e del direttore Centro studi Divulga Felice Adinolfi, il nuovo presidente regionale ha evidenziato le sfide urgenti dell’agricoltura: arginare la minaccia della carne sintetica, della peste suina, portare l’intelligenza artificiale nelle aziende, ridare all’agricoltore il ruolo da protagonista che merita all’interno di una filiera agroalimentare che rischia di trasformarlo in una pedina di grandi interessi, al servizio di finanza e burocrazia perché – ha sottolineato Comincioli, il coltivatore è il principale produttore di valore del Pianeta, valore anche ambientale, socio economico che può rappresentare un’opportunità per le future generazioni se – ha ribadito il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini - saranno messe nelle condizioni, dai Governi e dall’Europa, di portare avanti il lavoro dei loro padri e dei loro nonni, facendo gli stessi sacrifici, ma raccogliendo molti più risultati.

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