FINALMENTE L’AUTOPSIA SUL CORPO DI GIANLUCA

Ad oltre due mesi dalla tragica morte di Gianluca Maffeis, il 31enne, deceduto, il 29 giugno scorso, a seguito della lite con il fratello Lorenzo, è stato consegnato l’esito dell’esame autoptico svolto dal dottor Luca Tajana dell’Università di Pavia. Importante era chiarire quale fsia stata la causa del decesso, inizialmente attribuito ad un trauma cranico conseguente alla caduta a terra. Il referto parlerebbe si della presenza di ferite e contusioni escludendo però che vi sia stata una qualsiasi menomazione delle capacità di difesa della vittima. A quanto pare, Lorenzo aveva le mani del fratello maggiore strette con forza attorno al collo. Spaventato per quanto accaduto, si sarebbe difeso facendo altrettanto, così come raccontato agli inquirenti. È a quel punto che il cuore di Gianluca avrebbe cessato di battere, per via della forte pressione meccanica esercitata sul nervo vago, compresso fino all’arresto cardiocircolatorio. Non è escluso altresì che l’assunzione di farmaci, per le particolari condizioni psicofisiche in cui versava, potrebbero essere state una concausa del decesso. Lorenzo, racconta chi lo conosceva, cercava di coinvolgere il più possibile Gianluca, per distrarlo dal mal di vivere, accettando talvolta di far fronte al suo carattere, non sempre facile da gestire. La lite tra i due era nata verso le 5 del mattino nell’ abitazione di Mozzo, dopo una serata in discoteca finita con una discussione per una ragazza, durante la quale Lorenzo avrebbe invitato il fratello a lasciar perdere. Rientati in casa, Gianluca sembrava diretto a letto, quando per qualche motivo sarebbe tornato alla carica del fratello 26enne. È stato poi Lorenzo stesso a chiamare il 118, cercando di rianimarlo, ma purtroppo senza successo.

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