L'ITALIA DELLA SCUOLA SI E' FERMATA PER GIULIA
Su proposta del Ministro Valditara, questo martedì 21 novembre alle 11.00 la Scuola italiana si è fermata per un minuto, meditando in silenzio e ricordando Giulia Cecchettin e tutte le donne vittime della violenza. In questi giorni drammatici e confusi, con notizie contrastanti e dichiarazioni spesso farneticanti e fuorvianti, la Scuola ha cercato di tenere la barra diritta, aiutando a capire come anche questo dramma così sentito da tutti sia potuto accadere. La Scuola, in ogni caso, non può essere lasciata sola a dipanare la intricata matassa che avvolge il mondo dei bambini, dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani: la famiglia è sempre la prima agenzia educativa e da lì parte ogni percorso futuro, in ogni possibile direzione. La Scuola italiana in generale e quella dell'autonomia in particolare, laddove vi sono dirigenti e docenti illuminati dalla luce della democrazia vera, sta già facendo percorsi significativi sulla strada della legalità che aiuta i ragazzi a diventare adulti e cittadini. In questa occasione, al Golgi di Breno molti hanno ricordato con commozione e dolore la morte violenta di Gloria Trematerra, l'insegnante di inglese uccisa dal marito a coltellate la sera del 17 aprile 2015 a Niardo. In alcune città i movimenti studenteschi, come chiesto dalla sorella di Giulia, hanno chiamano a "una giornata di rabbia contro ogni femminicidio". Intanto questo lunedì sera in diverse città, da Padova a Roma, si sono tenute fiaccolate per la ragazza.
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