AVEVA INTESTATE 15 AUTO USATE ANCHE PER FURTI

Il lettore targhe montato sull’auto dei carabinieri di Verdello comunicava ad una pattuglia in servizio che l’auto intercettata era un’auto ricercata. E’ a quel punto che i militari intimavano l’alt al conducente. L’uomo però anzichè fermarsi, pigiava il piede sull’acceleratore, innescando un inseguimento durato poco meno di un chilometro, dopo una serie di sorpassi e manovre azzardate. Sentitosi braccato il 34enne di origine albanese, finiva per abbandonare la vettura e fuggire a piedi nei campi, ma senza risultati. Sia pur con non poche difficoltà i carabinieri riuscivano a bloccarlo, dopo la brutale reazione dell’uomo oppostosi con calci e pugni. Alla fine scattavano le manette ai polsi e l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Il vice procuratore onorario chiedeva la convalida dell’arresto mettendo in luce il pericolo di reiterazione del reato, essendo il 34enne gravato da precedenti specifici, privo di lavoro e trovato su un’auto segnalata per precedenti furti in abitazione. Una delle 15 vetture in uso a cittadini stranieri, intestate ad un sardo, con ogni probabilità un prestanome. Non avendo l’indagato un domicilio, l’accusa ha invocato la custodia cautelare in carcere. Ma, mentre il difensore prendeva la parola, arrivava in aula la dichiarazione di disponibilità dei parenti ad accoglierlo ai domiciliari nella loro abitazione di Pioltello, poi accolta, dal vice procuratore aggiunto. Il processo per direttissima è stato quindi rinviato al 12 gennaio prossimo.

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