INCREDULITÀ E DOLORE PER SOFIA

Si era diplomata da poco, aveva trovato lavoro come estetista e aveva tutta la vita davanti. I sogni di Sofia Bagattini si sono interrotti sabato notte a Nembro, quando intorno alle due e trenta l’auto sulla quale viaggiava insieme a quattro amici, è uscita di strada schiantandosi contro un cancello. Cresciuta a Scanzorosciate, paese dove lavorava come estetista e a cui era molto legata e dove aveva la maggior parte delle sue amicizie, Sofia viveva da qualche anno ad Albano Sant’Alessandro con la sorella gemella Letizia, il fratello maggiore Giordano, la mamma Mara e il papà Roberto. La famiglia si è chiusa in queste ore nel dolore e nel silenzio – un silenzio rotto solo da un post affidato ad Instagram dalla sorella gemella: “Vivrò anche per te” – ha scritto, e attorno ai famigliari, in attesa di sapere la data dei funerali, si stringono in queste ore le comunità dei due paesi, sotto choc per la morte improvvisa di una 18enne amata da tutti, strappata alla vita dall’ennesimo incidente stradale del sabato notte che ha coinvolto altri quattro giovani della zona, due ragazzi di 18 e 19 anni, di cui uno alla guida e altre due ragazze di 17 e 18 anni, tutti di Scanzorosciate, la cui vita sarà segnata per sempre. Sabato notte, la 18enne si stava recando al Mc Donald’s di Nembro per uno spuntino di fine serata quando l’auto, forse a causa del fondo ghiacciato – saranno i carabinieri di Bergamo a stabilire le cuase - ha sbandato finendo contro un muretto in via Gavarno. Sofia pare si trovasse al centro dei sedili posteriori ed è l’unica dei cinque a bordo della Fiat Panda, ad aver perso i sensi. I soccorsi giunti sul posto dopo lo schianto dell’auto, finita contro una cancellata a bordo strada, hanno tentato invano di rianimarla, a lungo, per un’ora. A piangerla sono i tanti amici, compagni di studi, di pallavolo della squadra di Gavarno dove Sofia aveva giocato, i colleghi di lavoro presso il centro Fahrenheit di Scanzorosciate dove aveva trovato lavoro e i famigliari.

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