OPERAZIONE “TURN OVER”, 20 ARRESTI 2 AI DOMICILIARI

Vasta operazione antidroga denominata “Turn over”, portata a compimento da una ottantina di carabinieri e un cane. Venti le persone finite in carcere e due ai domiciliari. Particolarmente complicata l’indagine svolta dalle forse dell’ordine, vista la capacità dei vertici del gruppo di fornire un costante ricambio ai pusher sul territorio. Operativi uomini dell’arma di Busto Arsizio, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia delle Procure di Milano e Busto. Diversi componenti del sodalizio, sono legati tra loro da vincoli famigliari e in parte già detenuti, con contatti all’esterno tramite affiliati, attivi nel gestire gli interessi del gruppo. Durante la fase investigativa erano già state arrestate sei persone e sequestrati venti chili di cocaina, dieci di eroina, 81 di hashish e 453mila euro. Il gruppo era già noto alle cronache, per via del collegamento alla sparatoria del 2016 a Canegrate, nel Milanese: nel corso di una faida con un'altra compagine albanese, per il controllo delle piazze di spaccio, erano deceduti due giovani pusher, uccisi a colpi di arma da fuoco. Uno dei destinatari di quest’ultima operazione è il fratello di una delle vittime di quell’episodio. A finire in manette, oltre al sequestrato di un quintale di stupefacenti, sarebbero finiti una ventina di albanesi e due italiani, tra Bergamo, Varese, Milano, Lecco e Novara. I soggetti sono sospettati di far parte di un'associazione a delinquere.

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