GELOSO, PICCHIA E MINACCIA LA CONVIVENTE

La mattina del 16 dicembre: un giorno di svolta per un 41enne italiana vittima da oltre due anni non solo degli insulti e delle minacce di morte, ma anche delle vessazioni fisiche del compagno, un 38enne albanese, pregiudicato, con il quale ha avuto una figlia, oggi di un anno e mezzo. È stato quel sabato che, dopo l’ennesima aggressione violenta subita nella notte, la donna, fermata dalla Polizia di Stato per un semplice controllo – ha trovato il coraggio di denunciare quanto subito, facendosi accompagnare in ospedale e dando così il via agli accertamenti necessari per salvaguardare la sua incolumità e quella delle figlie. Un paio di settimane dopo, il 30 dicembre, la Squadra Mobile di Brescia ha infatti arrestato l’uomo e lo ha condotto in carcere con l’accusa di maltrattamenti contro i famigliari e lesioni personali. A rendere ancor più insostenibile il clima famigliare proprio l’assidua presenza del 38enne, perennemente in casa poiché sottoposto agli arresti domiciliari per i reati di omicidio e tentato omicidio commessi negli scorsi anni. Proprio sulla base dei numerosi precedenti per reati violenti dell’uomo l’azione di Polizia e Procura, aiutata dal Codice rosso rafforzato, è stata particolarmente incisiva e rapida. A metà dicembre infatti, dopo l’ennesima aggressione, la donna ha manifestato l’intenzione di separarsi e questo ha scatenato un’ulteriore violenza nei suoi confronti. Smisurata, secondo gli inquirenti, la gelosia dell’uomo, il quale controllava ossessivamente il telefono cellulare della compagna per verificare il contenuto delle chat, del registro chiamate e le conversazioni sui social network.   

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