BONOMELLI: DISPOSTI AL DIALOGO CON COLDIRETTI

A parole di fuoco, quelle pronunciate dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini durante il convegno di venerdì scorso a Lonato di fronte ad una platea di istituzioni e forze dell’ordine, quando il numero uno di Coldiretti ha accusato parte delle istituzioni camune di inviare “segnali di minacce” all’associazione colpevole di aver partecipato al rilancio di Cissva, fanno eco le parole pacate del presidente della Comunità Montana di Valle Camonica che cercano di spegnere l’incendio.  Non nasconde che i toni su Cissva sono stati accesi ma il presidente del Bim e della CM li riconduce a diverbi e screzi derivanti da due visioni diverse della gestione del caseificio sociale di Valle Camonica, da quando nel 2019 Paola Pezzotti è stata nominata presidente appoggiata dalla Coldiretti chiamata in causa in quanto sindacato, dai soci della CISSVA preoccupati per la renumerazione del latte che allora si attestava sui 34 centesimi al litro. Divergenze di vedute sul piano di rilancio dell’azienda allora in forte difficoltà economica, hanno portato l’ente comprensoriale ad uscire dalla compagine  e ha portato la CM a finanziare una nuova latteria per raccogliere, lavorare e trasformare, i 20 mln di litri di latte all’anno che non vengono conferiti a CISSVA ma che vengono oggi venduti fuori dalla Valle Camonica. Una realtà cui si sono dimostrate interessate 18 aziende che non deve essere- afferma Bonomelli– concorrente alla CISSVA ma di supporto, così come le istituzioni camune si dichiarano pronte ad aiutare CISSVA in caso di difficoltà, anche se la cooperativa ce l’ha fatta fino ad oggi con le sue forze, pure senza l’aumento di capitale degli enti camuni, pur avendo liquidato agli enti camuni i 300 mila euro di capitale pubblico e  garantendo nell’ultimo bilancio 50 centesimi + iva al litro ai 33 soci conferitori e agli altri 15 allevatori che conferiscono a Cissva in totale i 10 mln di litri di latte lavorati e trasformati ogni anni dal caseificio di Capo di Ponte. A vincere il bando della CM di Valle Camonica da 4,5 mln di euro, di cui 1,5 messi dalla CM, per la nuova latteria camuna, la compagine Agricoltura Etica, di cui socio di maggioranza al 68% è la Sit presieduta da Mario Bezzi delegato in CM per il comune di Ponte di Legno e responsabile dei progetti strategici dell’ente. Le parole del presidente della Coldiretti hanno quindi avuto eco su un intreccio di società e ruoli sui cui l’ente camuno si sente assolutamente tranquillo. “Non so se abbiamo percorso degli errori” -ha comunque affermato Bonomelli -”se così fosse cercheremo di ratificarli oppure ce ne assumeremo la responsabilità”, ma l’obiettivo deve essere quello di dare una risposta a tutti gli allevatori ed è partendo dall’interesse comune di sostenere il settore che il presidente della CM si dice pronto ad un ritorno al dialogo.

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