UN VIAGGIO NELLA MEMORIA A GIANICO

Un viaggio della memoria attraverso 30 pannelli con fotografie, descrizioni, riflessioni fra i luoghi più tristemente rappresentativi della Shoah: Auschwitz, Dachau, Majdanek, Mauthausen, Treblinka, Risiera di San Sabba. La biblioteca di Gianico ospita fino al 3 febbraio una mostra realizzata da Alessio Domenighini che ha raccolto il materiale fotografico durante i suoi viaggi nei luoghi della memoria perché come diceva Elie Wiesel "Tacere é proibito, parlare è impossibile". Alessio ha perso il padre in guerra quando aveva cinque mesi e sua madre successivamente gli ha raccontato degli orrori della guerra. Lui ha cominciato a leggere sul tema e ad appassionarsi al tema della memoria fino a quando divenuto insegnante ha potuto viaggiare insieme a sua moglie Margherita. Per la mostra Alessio ha scelto foto che facessero intravedere l'orrore più che mostrarlo, che costituiscono uno spazio di riflessione più che suscitare violente emozioni. Il percorso delle immagini tende a ricostruire idealmente la Via Crucis di un ipotetico internato che, entrando in un campo di concentramento o di sterminio, é costretto a percorrere tutte le tappe della disumanizzazione fisica e morale. Le scritte non sono tanto esplicative delle immagini, ma rappresentano la voce dei protagonisti con le loro emozioni: paura, speranza, disperazione, coraggio, persino umanità nella barbarie. La bibliotecaria di Gianico ha allestito anche degli scaffali con libri attinenti alla mostra e alla Shoah. La mostra – che dal 2001 quando è stata pensata ha viaggiato in 25 luoghi – è adatta a tutti ma è stata pensata soprattutto per le scuole, per parlare ai bambini e ai ragazzi proponendo loro occasioni di riflessione anche sul presente. Infatti in questi giorni Alessio sta incontrando le scuole del territorio.

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