CONDANNATO A 13 ANNI PER FATTURE FALSE

13 anni di reclusione per i reati di associazione a delinquere, dichiarazione fraudolenta, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, indebita compensazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. Sono queste le ragioni che hanno condotto in carcere, con condanna in via definitiva, Sandro Monteleone, 60enne imprenditore bresciano, pluripregiudicato già al centro di numerose indagini. Sono state proprio le Fiamme Gialle di Brescia, coordinate dalla Procura, a portare alla luce anche le fittizie intestazioni di beni dell’uomo: Monteleone aveva inoltre schermato le sue reali disponibilità patrimoniali, che comprendevano immobili di pregio storico del valore di oltre 4 milioni, opere d’arte, beni d’arredo e orologi di lusso dal valore indicativo di circa 2 milioni, due veicoli e disponibilità finanziarie per un ammontare superiore a 2 milioni e 600mila euro. La Cassazione ha inoltre confermato, l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale, proposta ed eseguita dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia per un valore di oltre 8 milioni e mezzo di euro.

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