STAGIONE DA RECORD PER LA MONTAGNA

Il colpo di coda dell’inverno, con ampi strascichi di maltempo un po’ ovunque, non ha certo rovinato una stagione che per le montagne dei comprensori bresciani e bergamaschi si è rivelata piuttosto fruttuosa. Per molti è stata inoltre una Pasqua in alta quota grazie alle abbondanti nevicate. Un dato rilevante, dal momento che le discese primaverili sono ormai un evento eccezionale: a Borno, ad esempio, non accadeva dal 2018. A creare qualche disagio è stato, come detto, però proprio il maltempo: vento e nebbia hanno messo chiuso in anticipo la stagione del Maniva, dove gli impianti hanno chiuso con alcuni giorni di anticipo a causa delle avverse condizioni meteo. Dati positivi, in termini di incassi e presenze, anche per il comprensorio Ponte di Legno-Tonale con un +15% di presenze rispetto allo scorso anno. Soddisfatta anche l’amministrazione di Borno Ski Area, che fino ad oggi ha registrato oltre 70 mila primi ingressi: il 5% in più rispetto al 2023. Bene anche il tasso di occupazione delle camere secondo i dati dell'Osservatorio regionale su Turismo e Attrattività, oltre il 90%: mai così bene dal 2018. Stagione coi fiocchi anche in provincia di Bergamo, proprio perché il colpo di coda dell’inverno ha portato sulle Orobie ancora parecchia neve. Negli ultimi tre giorni mediamente una trentina di centimetri di neve fresca si è andata ad aggiungere ad un manto già consistente. I dati parlano chiaro: 100 mila primi ingressi a Foppolo, 72 mila a Colere, 127 mila al Monte Pora e 400 mila sui Piani di Bobbio-Valtorta. Grande soddisfazione anche in Val di Scalve, dove lo score della prima stagione di Colere-Infinite Mountain ha oltrepassato quota 72 mila primi ingressi.

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