NAPOLI A BERGAMO. UNO SGUARDO SUL ’600

In Accademia Carrara si incontrano due città solo apparentemente distanti: Napoli e Bergamo. Il titolo: Napoli a Bergamo. Uno sguardo sul ’600, anticipa la meta del viaggio alla scoperta dei rapporti culturali e artistici instaurati all’epoca, anche grazie al racconto delle loro intense relazioni commerciali. Dal celebre Luca Giordano al suo talentuoso allievo Nicola Malinconico, il percorso guidato narra l’arte napoletana del Seicento – approdata in terra orobica – tra naturalismo e barocco. La mostra, aperta fino al primo settembre, presenta opere in prestito dalla collezione di Margaret e Giuseppe De Vito. La rassegna prende le mosse da un tema insolito per la città lombarda, vale a dire il rapporto con la pittura napoletana del Seicento, mediato da Venezia tramite mercanti intraprendenti che commerciavano col Viceregno. È per tali vie che arriva a Bergamo nel 1682 il grande Passaggio del Mar Rosso di Luca Giordano, a ornare la parete di fondo della basilica cittadina di Santa Maria Maggiore. Giordano non completa, come richiesto, la decorazione della navata centrale: lo farà al suo posto l’allievo Nicola Malinconico (1663-1727), giunto in città nel 1693, che nell’arco di quasi un anno realizza anche la pala principale per il Duomo e altre tele in alcune chiese dei dintorni.Per offrire al visitatore uno sguardo d’insieme sul Seicento partenopeo, l’Accademia Carrara ha stretto un partenariato con la Fondazione Giuseppe e Margaret De Vito, nata per disposizione testamentaria dello studioso e collezionista napoletano d’origine, ma milanese d’adozione. La Fondazione, presieduta da Giancarlo Lo Schiavo e diretta da Nadia Bastogi, è prestatrice di oltre venti dipinti della propria raccolta, che illustrano lo svolgimento della pittura a Napoli. La mostra è a cura di Elena Fumagalli con Nadia Bastogi.

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