IL PRIMO MAGGIO DEI PRECARI

I parchi archeologici camuni, quelli che fanno capo alla direzione regionale musei, oggi, primo maggio, sono aperti. E lo sono solo grazie al senso di responsabilità di Lavoratori e Lavoratrici in appalto che in questo momento vengono pagati 6,64 euro lordi l’ora, che non hanno in mano un contratto e che hanno ricevuto l’ordine di servizio il pomeriggio precedente. Questi lavoratori sono quelli che affiancano, sottopagati, il personale – sempre più esiguo – assunto direttamente dal Ministero. Da anni denunciano le loro precarie condizioni di lavoro. Lo hanno voluto fare anche oggi, in occasione della festa dei lavoratori con striscioni appesi fuori dal parco nazionale delle incisioni rupestri di Naquane, per dirci che stanno lavorando anche oggi, nonostante la loro dignità e stabilità venga ogni giorni calpestata, nonostante l’atteggiamento indisponente e irrispettoso di Direzione Regionale e le trattative sfibranti a cui sono sottoposti ad ogni cambio d’appalto per assicurarsi condizioni economiche e contrattuali quantomeno non peggiorative delle attuali. Il loro contratto è tra i peggiori esistenti. Tra l'altro proprio in questi giorni la COSMOPOL SERVIZI INTEGRATI da cui dipendevano è stata sollevata dal servizio per aver raggiunto la quota massima di penali consentite. Al suo posto è subentrata la DOMINA SCARL, cooperativa già affidataria del servizio dal 2019 al 2023. I lavoratori e il loro sindacato, la USB vogliono sottolineare che questa cooperativa si è già rilevata carente nella gestione del servizio e nei confronti dei lavoratori e che oggi nonostante le trattative sindacali e il raggiungimento di un accordo con Domina, i Lavoratori e le Lavoratrici sono in servizio senza contratto. Ancora una volta dunque i lavoratori ribadiscono che i loro luoghi di lavoro sono un bene collettivo e che quindi le loro condizioni di lavoro non dovrebbero interessare solo la Direzione Regionale e gli eventuali visitatori, ma gli enti e i cittadini camuni.