SCIOPERO E PRESIDI
Undici associazioni di categoria non firmano il rinnovo del contratto di lavoro, gli addetti delle industrie alimentari avviano una mobilitazione che sfocerà in uno sciopero di quattro ore da venerdì 9 ottobre, blocco degli straordinari e della flessibilità e presidi fuori dalle fabbriche. Anche in Valle Camonica dove interessati al contratto ci sono i lavoratori della Diamalteria Italiana e la Ferrarelle dove in questi giorni si sono svolte le assemblee per illustrare la situazione e dove insieme ai lavoratori e alle RSU, le organizzazioni sindacali di categoria ( Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil) hanno deciso per quattro ore di mobilitazione con presidio alle fine di ogni turno, quindì questo venerdì 9 ottobre per la Diamalteria e venerdì 16 ottobre per la Ferrarelle. I presidi cominceranno alle 10. Sul piatto c'è il rifiuto da parte di undici associazioni datoriali di firmare il rinnovo del contratto nazionale dell'industria alimentare per il quadriennio 2019-2023 (sottoscritto nella notte del 31 luglio, dopo dieci mesi di trattative tra Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e Unionfood, AssoBirra e Ancit). Proprio per questo rifiuto, il rinnovo è ancora lontano per almeno la metà delle industrie alimentari italiane anche sul nostro territorio. Un contratto importante – secondo le organizzazioni sindacali - che riconosce un aumento salariale di 119 euro mensili a regime, a cui si aggiungono altri 5 euro di welfare e 30 euro che verranno erogati a tutti i lavoratori impiegati in aziende che non sono coperti dalla contrattazione di secondo livello (contratto aziendale). Per perseguire questo obiettivo e per dare il giusto riconoscimento alle lavoratrici ed ai lavoratori di un settore, che anche durante la crisi sanitaria dovuta al Covid-19, ha sempre garantito l’approvvigionamento alla piccola e alla grande distribuzione e garantendo la redditività delle imprese del settore, Fai, Flai e Uila hanno deciso di riconfermare il blocco degli straordinari e delle flessibilità e a partire dal 9 ottobre, sono state proclamate le prime quattro ore di sciopero. Una mobilitazione quindi che, anche in Valle Camonica, riguarderà le aziende che rientrano nell’area di rappresentanza delle associazioni datoriali che non hanno sottoscritto tale accordo e che non hanno espresso l’adesione al contratto sottoscritto il 31 luglio, la Diamalteria e la Ferrarelle azienda che tra l'altro è già al centro di polemiche per la dismissione della linea di produzione del vetro giustificando la scelta con un futuro incremento delle produzioni in Pet e con la necessità di spazi per poter realizzare il piano industriale.
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