CONCLUSA L'OPERAZIONE TRANSUMANZA

Ha toccato anche i nostri territori la maxi truffa dei pascoli scoperchiata grazie all'operazione Transumanza della Guardia di Finanza di Pescara coordinata dalla Procura di L'Aquila. Le frodi, accertate dai finanzieri, ammonterebbero a circa 5 milioni di euro. 75 le persone e gli enti coinvolti nell'inchiesta ed accusati a vario titolo di autoriciclaggio, reimpiego di proventi illeciti, ricettazione, truffa aggravata ai danni dello Stato e per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Operavano in tutta Italia, da Nord a Sud, tra Abruzzo, Puglia, Trentino Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Lazio e Campania. Pare che sul giro d'affari ci fosse anche la mano della “mafia foggiana”, visto il coinvolgimento di persone vicine a figure criminali ed organizzazioni del Gargano. Le truffe venivano organizzate attraverso richieste di contributi europei nel settore delle politiche agricole utilizzando imprese e società cooperative temporanee costituite solo per fare incetta di migliaia di ettari di terreni messi a bando dai comuni. Una volta ottenuti i fondi però questi non venivano certo utilizzati per scopi agricoli. Per truffare Bruxelles si era creata una vera e propria assocazione per delinquere – di cui avrebbero fatto parte 13 persone che producevano false attestazioni per poter accedere ai terreni rilasciati gratuitamente dalla riserva nazionale dei titoli ai nuovi giovani imprenditori agricoli. Come detto la truffa ammonterebbe ad oltre 5 milioni di euro.

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