LA GDF SCOPRE PASCOLI FANTASMA, TRUFFA ALLA UE
Malavitosi e mafiosi non perdono occasione per guadagni facili e sono disposti e mettere le mani ovunque per ottenere soldi senza fatica, anche su pascoli ed alpeggi. La guardia di finanza di Pescara ha assestato un duro colpo grazie all'operazione "Transumanza" alla mafia del pascoli. L'operazione – che ha ramifiazioni anche in Lombardia - è scattata questo martedì ed è stata condotta da nord a sud, dalla Guardia di Finanza di Pescara, diretta e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (D.D.A.) della Procura di L’Aquila. Sono 75 le persone e gli enti coinvolti, 25 le misure cautelari personali, 16 le perquisizioni e i sequestri preventivi in esecuzione, anche grazie ai mezzi aerei del Reparto Operativo Aeronavale di Pescara, in tutta Italia, tra Abruzzo, Puglia, Trentino Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Lazio e Campania, per un giro di affari illecito su cui si sospetta vi sia anche la mano della “mafia foggiana”, visto il coinvolgimento di affiliati alle organizzazioni criminali del Gargano.Le indagini sono durate 2 anni. I finanzieri hanno acquisito documenti, effettuato intercettazioni telefoniche, eseguito accertamenti bancari. Le indagini hanno permesso di scoprire l’esistenza di un sodalizio criminale dedito alle frodi, con l’aggravante mafiosa, frodi a danno del bilancio nazionale e comunitario. L'associazione a delinquere, composta da 13 persone ed operativa dal 2014 simulava i requisiti per ottenere terreni e pascoli per accedere ai contributi previsti dalla PAC (politica agricola comune). Creavano nuove imprese agricole fittizie per fare incetta di migliaia di ettari di terreni la cui concessione ad uso civico veniva messa a bando dai Comuni. Le frodi, accertate dai finanzieri, ammonterebbero a circa 5 milioni di euro. Somme sequestrate a 24 imprese agricole e 38 persone coinvolte a vario titolo nell'inchiesta ed accusate di autoriciclaggio, reimpiego di proventi illeciti, ricettazione, truffa aggravata ai danni dello Stato e per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Solo qualche settimana fa i carabinieri forestali di Breno – coordinati dalla procura europea di Venezia - avevano scoperto un'analoga truffa perpetrata da due società operanti in Trentino e in Abruzzo che avevano presentato falsi contratti affermando di avere diritti di gestione su terreni nei Comuni di Savione dell'Adamello e Valdaone (Trento) per ottenere le sovvenzioni previste dalla Politica Agricola Comune (PAC) dell'Unione Europea.
Commenti
Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!