LA BEFFA DELL'ALLUVIONE DI NIARDO
Nella notte tra il 27 ed il 28 luglio 2022, dopo giorni di piogge molto violente, vi era stata la Niardo e Braone i torrenti Re e Cobello erano esondati trasportato a valle massi e detriti, fango, alberi, con gravi danni a Niardo e Braoine, con la devastazione nelle località Brendibusio e Crist e sulla ferrovia. La Comunità, già all'alba del 28 luglio, nonostante i gravi danni e la perdita di beni essenziali per la vita quotidiana, si era subito mossa, aiutata da una forte solidarietà dalla Vallecamonica e dai territori vicini. Determinante l'immediato coordinamento dei soccorsi che, tramite il Centro operativo installato nella caserma dei Vigili del fuoco di Breno, attivarono subito ogni misura per gli aiuti immediati e coordinare gli interventi. Ma a distanza di due anni i risarcimenti alle famiglie e alle imprese ed esercizi danneggiati sono davvero stati molto limitati e ora si teme che si dovranno attendere altri tempi lunghi: finora, ijfatti, solo il 20% delle famiglie e delle attività locali di Niardo e Braone ha ottenuto il risarcimento. I danni sono stati stimati in 4 milioni e 300mila euro per 89 nuclei familiari e 6 milioni e 100mila euro per le imprese a Niardo e 900mila per 19 famiglie e 876mila euro per tre attività produttive a Braone. L'ex sindaco di Niardo Carlo Sacristiani ed il neo-eletto Ivan Markus, che nell'emergenza coordinava la Protezione civile, hanno sollecitato i risarcimenti ma l'ipotesi più attendibile è che fino al 2026 non si avrà nulla: famiglie e imprese, duqnue, dovranno attendere ancora. Per le opere pubbliche la Comunità Montana di Valle Camonica ha invece ultimato gli interventi sul Re e Cobello, con un intervento di 10 milioni di euro: ora saranno effettuati gli interventi a Braone. La Provincia di Brescia poi ha trovato l'accordo con i proprietari di immobili per sistemare la zona a fianco dei due torrenti, per cui altri interventi per 22 milioni di euro sono in fase di appalto. Da sottolineare la forte solidarietà da parte di associazioni, parrocchie, oratori, privati che ha portato a Niardo in questi due anni di attese alcuni sollievi immediati per circa 200mila euro.
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