CHIUSA L’INDAGINE SUI DUE INFANTICIDI DI PEDRENGO
Conclusa l'indagine dei carabinieri sul duplice infanticidio di Pedrengo. La gip ha disposto che Monia Bortolotti la 28enne mamma di Alice e Mattia, di 4 e 2 mesi, entrambi soffocati nell’abitazione di Pedrengo, lasci il carcere per essere ospitata in una Rems, Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, liste d’attesa permettendo. Bortolotti veniva arrestata a novembre 2023 con l’accusa di avere soffocato i suoi bimbi, La tesi della pm Maria Esposito è che fosse insofferente al loro pianto. Dopo i primi due mesi ricoverata in Psichiatria all’ospedale Papa Giovanni XXIII, da gennaio si trova rinchiusa in carcere, dopo il no ai domiciliari chiesti dal suo avvocato. Secondo l’analisi fatta dai periti la donna soffrirebbe di una profonda depressione originata da una sindrome che ha radici lontane, nella sua primissima infanzia, accolta a pochi mesi in uno degli orfanotrofi di Madre Teresa di Calcutta, in India, e poi data in adozione, senza le accortezze previste al giorno d’oggi a una coppia di Gazzaniga, che forse a sua volta non aveva gli strumenti per darle l’aiuto psicologico necessario durante la crescita. La coppia si è poi separata e Bortolotti è rimasta con il padre e la sua nuova compagna, a cui è molto legata. Questo stato che ha covato per anni sarebbe esploso con le gravidanze. Di opposto parere psichiatra e psicologa incaricata dalla pm, per loro la giovane sarebbe capace di intendere e di volere, tutt’al più potrebbe prefigurarsi un vizio parziale. L’indagine dei carabinieri della Sezione operativa della compagnia di Bergamo è da considerarsi chiusa.
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