AUTISTA DI PULLMAN MINACCIATO CON L’ASCIA
Ancora minacce ad un autista dell’Atb, dopo la violenta aggressione di giugno a Sarnico. Fortunatamente in questo caso non si è verificato uno scontro fisico ma il rischio è stato altissimo. A farne le spese il conducente del pullman in servizio sulla Linea 1 che da Bergamo porta in aeroporto. All’improvviso un giovane in bici ha attraversato la strada: l’autista inchiodava per evitare l’impatto, e in un attimo la situazione ha rischiato di precipitare. Il ragazzo in bici è infatti rimasto fermo davanti al pullman, impedendogli di proseguire: quando l’autista ha chiesto di spostarsi, il ciclista avrebbe sfoderato un’ascia, avvicinandosi al finestrino del conducente urlando insulti e minacce. Fortunatamente l’autista ha avuto la prontezza di ripartire ed evitare il peggio, mentre l’aggressore ha continuato a urlare e gesticolare dicendo che l’avrebbe aspettato al ritorno»; giunto a Orio, il dipendente dell’Atb ha avvertito le forze dell’ordine. Gli agenti della Scientifica e delle volanti visionati i filmati delle telecamere rintracciavano l’autore. Si tratta di un cittadino del Bangladesh, classe 1998, irregolare nel nostro paese e già noto alle forze dell’ordine, per il quale sono state avviate le procedure di rimpatrio. “Un episodio agghiacciante”, ha commentato Pasquale Salvatore, segretario generale Fit Cisl Bergamo. “Mi chiedo se sia normale che una persona vada a lavorare e possa rischiare così tanto”. La cronaca nazionale restituisce in questi giorni l’escalation di violenza contro medici e infermieri, ma è gran parte del servizio pubblico a fare i conti con uno stillicidio di aggressioni. Vale anche per il trasporto locale, come dimostrano i ripetuti episodi in Bergamasca.
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