LA FELTRI RINASCE DALLE CENERI
La storia della Feltri di Marone è una storia che dimostra la tenacia degli imprenditori bresciani. Quando nell’aprile del 2019 un incendio distrusse il 60% dell’azienda, ci fu un momento in cui tutto sembrava perduto, ma quel momento durò poco: alcuni reparti si salvarono dalle fiamme, altri furono spostati a Costa Volpino, ed è dall’esperienza di un’azienda che vanta più di novant’anni di storia e dalla volontà di continuare a dare lavoro ad oltre 200 persone del territorio, che la Feltri è riuscita a rinascere dalle ceneri. All’inaugurazione del nuovo stabilimento da 3.700 metri quadrati su quattro piani e costato 8 mln di euro, questo sabato c’erano tutti coloro che hanno creduto alla rinascita dell’azienda: istituzioni, forze dell’ordine, cittadinanza, dipendenti, clienti. Perché la rinascita è frutto di un grande lavoro di squadra. L’azienda tessile specializzata nella produzione di tele e feltri per cartiera e tappeti ondulatori, non vanta solo una nuova sede, più efficiente e moderna, ma vanta anche nuove forze giovani, per guardare al futuro. Il paese di Marone non poteva perdere una delle attività industriali più importanti del Sebino. Al taglio del nastro molte autorità politiche in rappresentanze delle comunità locali e anche della Regione. I suoni della banda hanno accompagnato la giornata di festa, poi l’inno d’Italia, l’alzabandiera, il taglio del nastro e l’ingresso della comunità nei nuovi spazi dell’azienda. Nel nuovo capannone, delle fotografie raccontano la storia della Feltri di Marone, dalla sua fondazione nel 1933, ad oggi. C’è anche la foto dell’incendio, per non dimenticare che dalle difficoltà si può rinascere, più forti di prima.
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