VERMIGLIO INCANTA IL PUBBLICO
Una storia vera, raccontata più volte dal nonno e dal padre, raccolta da Maura Delpero, con radici vermigliane, narra una vicenda accaduta nella comunità rurale e montanara di Vermiglio: quella della famiglia Graziadei che ospita un soldato siciliano che ha disertato l'esercito. La sua presenza innesca una reazione a catena che la famiglia dovrà gestire, come accaduto in tante storie che hanno punteggiato molti paesi dell'Italia in guerra. Ila direzione del Cinema Alpi di Temù è riuscita ad assicurarsi la prima del film in tutta la Lombardia e la sala gremita nelle varie proiezioni ne ha decretato il successo. Il debutto di Temù ha visto in sala anche i quattro bambini di Vermiglio, tre maschietti vivaci e intelligenti ed una ragazzina già ormai adolescente, il cui dialetto ha incantato il pubblico: eccone alcune battute prima davanti al pubblico della prima a Temù, preceduta da un saluto al pubblico da parte dell'attore protagonista Giuseppe De Domenico, che nel film interpreta il soldato siciliano disertore, la cui presenza sconvolgerà anche i severi ritmi della società contadina del tempo. Un poco “Albero degli zoccoli” di Olmi, un poco “Amarcord” di Fellini, un poco “Il partigiano Jonny” di Beppe Fenoglio, un poco storia corale di tante vallate alpine dove la vita di soldati sbandati alla ricerca del ritorno a casa è rimasta nelle memorie collettive, Vermiglio di Maura Delpero ha il grande pregio di averle trasformate in un grande affresco lirico.
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