IL DRAGO SALVA LEA E TRENTO
Hanno rischiato di morire di freddo e stenti Lea e Trento, due cani che nei giorni scorsi, durante un'escursione con il loro proprietario si sono persi ad alta quota, ad oltre 2 mila metri, nella zona del Passo di Crocedomini. Li ha chiamati a lungo ma i due animali si sono ritrovati in una zona particolarmente impervia e non riuscivano a tornare dal loro padrone. Non sapendo più che fare ha chiesto aiuto, allertando il 112. La chiamata è stata passata alla centrale operativa dei vigili del fuoco di Brescia che ha organizzato il recupero. Come tutti sanno, fra le mission dei pompieri c'è il soccorso e la sicurezza, innanzitutto delle persone, ma anche degli animali e non ultimo delle cose, dei beni. La macchina dei soccorsi si è messa in moto e questo lunedì primo ottobre, visto che le condizioni del tempo lo permettevano, si sono organizzate le squadre SAF del comando provinciale di Brscia. Si tratta di esperti di alpinismo e di tecniche alpinistiche. Uno di loro è costantemente aggregato all'elinucleo. Organizzati gli esperti del SAF è stato allertato anche l'elinucleo, fondamentale in interventi in zone impervie e non solo per operazioni come quella di ieri, ma anche per salvare vite umane. I SAF hanno raggiunta la zona con i mezzi da terra e poi sono stati imbarcati sul Drago 165 con il quale hanno raggiunto la zona, come detto piuttosto impervia. Sono stati verricellati fino a raggiungere i due cani che hanno messo in sicurezza, poi imbragato ed infine caricato a bordo dell'elicottero sempre utilizzando il verricello. I due cani, molto spaventati, infreddoliti e affamati, hanno potuto così far ritorno sani e salvi dal loro padrone che li attendeva con trepidazione alla base operativa. Un intervento questo, come molti altri, che è servito anche ai vigili del fuoco come una sorta di esercitazione e di prova delle attrezzature che vengono generalmente utilizzate per intervento di questo genere.
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