BLU TONGUE, PESTE SUINA E AVIARIA: SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO

Presso l’Antica Osteria la Grotta di Brescia si è svolto venerdì 11 ottobre, un confronto con il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini, a tutto campo sul mondo dell’agricoltura. L’occasione, degustando le eccellenze agroalimentari del territorio, per fare il punto anche la presidente di Coldiretti Brescia Laura Facchetti e il direttore Massimo Albano, della situazione che vede oggi il settore agricolo e zootecnico bresciano - che fa della provincia di Brescia una delle province agricole più importanti d’Italia - fare i conti quest’anno con due emergenze sanitarie. L’ultima in ordine di tempo è la Blue Tongue, detta anche febbre catarrale degli ovini: una malattia infettiva non contagiosa dei ruminanti viene trasmessa da dei moscerini, che non si trasmette alla carne, al latte o all’uomo ma può portare ad una minore produzione di latte, sterilità e morte degli ovini e dei bovini e arreca quindi notevoli danni economici alle aziende agricole con il blocco anche della movimentazione degli animali. La diffusione della blue tongue ha portato anche all’inserimento di nove Comuni della provincia di Brescia nell’area di restrizione, ovvero Adro, Capriolo, Cologne, Corte Franca, Erbusco, Iseo, Palazzolo, Paratico e Pontoglio. E’ alle porte della provincia di Brescia anche la peste suina che si è diffusa tramite i cinghiali in diversi allevamenti di suini dell’ovest lombardo: 19 i focolai individuati, uno dei quali a Lodi. Anche in questo caso il consumatore può stare tranquillo: il virus interessa solo gli animali ma causa importanti danni economici agli allevatori costretti ad abbattere i capi e all’export che viene bloccato. La provincia di Brescia non è stata risparmiata nemmeno dall’influenza aviaria: un episodio è stato registrato in un allevamento di Isorella, nella bassa bresciana, che si aggiunge ad altri registrati nel cremonese e nel mantovano. La Coldiretti chiede alle istituzioni misure di contenimento sostenibili per il settore, indennizzi e aiuti come la sospensione dei mutui per le aziende colpite dall’emergenza sanitaria. A contenere le minacce sanitarie del settore agricolo in provincia di Brescia, una delle province agricole più importanti d’Italia, sono quindi in primo luogo l’esperienza e la competenza degli allevatori bresciani.

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