SPELEOLOGI SUL PIEDE DI GUERRA

Messaggio promozionale
Visita Inserzionista

Sono abituati a lavorare sotto terra, meglio nelle viscere della terra, ma questa volta sono usciti allo scoperto e hanno fatto sentire la propria voce non per raccontarci di nuove grotte o scoperte, ma per esprimere una dura presa di posizione contro l'associazione Underland ODV di Serle. A parlare sono gli speleologi bresciani, 650 professionisti riuniti in vari gruppi ed associazioni che a malincuore esprimono dissenso per l'operato della nuova assciazione Agartis odv collegata ad Underland. Sono abituati a lavorare duro gli speleologi bresciani Si occupano di ricerca e di esplorazione, documentazione e salvaguardia del territorio carsico, delle cavità naturali e artificiali ipogee, un patrimonio che sanno non appartenere a loro, ma alle comunità locali. Sono ambienti speciali quelli che frequentano, per questo hanno bisogno di tutela e di interventi di conservazione. Come quelli messi in atto dal Gruppo Speleo Montorfano di Coccaglio nelle miniere di Pisogne. E' anche grazie al loro lavoro che presto qui nascerà un parco minerario. Ma torniamo a noi, proprio gli speleologi del gruppo Mortofano, ma anche quelli del Gruppo Grotte Brescia; l' Associazione Speleologica Bresciana; il Gruppo Speleo Camuno; il Gruppo speleo Progetto Sebino e quello del Cai di Lovere hanno ufficialmente preso le distanze dal gruppo di Serle. Lo hanno fatto con una lettera inviata ai comuni, alla provincia e ad altri enti. “Prendiamo le distanze ufficialmente da quelle realtà – si legge – che pubblicizzano con eccessiva enfasi dati discubili se non paleseamente errati”. La lettera è firmata dai presidenti delle associazioni bresciane: Maurizio Reboldi, Giampietro Marchesi, Franco Di Prizio, Stefano Morandi, Claudio Forcella, Maurizio Finazzi. “Ci sembra corretto - dicono - mettere in chiaro le cose, per questioni legate soprattutto all'etica che è un punto di forza delle nostre storiche realtà”. I presidenti rappresentano associazioni e gruppi che operano da decenni in tutta la provincia con passione e deontologia. Sarebbe proprio quest'ultima, a detta loro, a difettare ai colleghi di Agartis ed Underland che divulgherebbero dati poco precisi e non supportati. La speleologia – concludono - non è un gioco, ma una cosa seria, supportata da dati scientifici e avvallata da persone qualificate. Uno lavoro svolto soprattutto per il bene della collettività, e non per un tornaconto personale.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori