Un robot contro il tumore al seno

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Grazie ad una tecnologia molto diffusa negli Stati Uniti, è stato studiato un metodo semplice, pratico, comodo, poco costoso per istruire la donna alla pratica dell'autopalpazione del seno e scoprire quanto prima la presenza di eventuali noduli. La pratica clinica è ben nota agli specialisti, radiologi, senologi, ginecologi e chirurghi: ma è importante che si arrivi dal medico quanto prima, senza remore né paure ingiustificate. Ecco dunque l'iniziativa di Promazioni 360 di donare un simulatore robot per l'autopalpazione, donato alla Senologia dell'Ospedale di Esine. Le buone pratiche di questi ultimi anni, infatti, hanno consentito di intervenire su noduli anche molto piccoli, del diametro di qualche millimetro, mentre anche solo 5 anni fa si presentavano casi di noduli molto più grandi. L'autopalpazione, dunque, è la prima fase per avere un futuro sereno riguardo al timore di noduli al seno che possono evolvere verso un tumore difficile poi da tenere sotto controllo. Il passaparola è sempre il miglior alleato, così come la presa di coscienza che la patologia esiste. E' bene, dicono i clinici, che già le ragazze possano prenderne coscienza, trasmettendo esperienze e informazioni ad amiche, colleghe, parenti, conoscenti. Il nodulo al seno si sviluppa per lo 0,5% dei casi anche nella mammella maschile, spesso causato da effetti collaterali di farmaci assunti per diverse patologie. Sia nelle sfera femminile che in quella maschile l'Asst della Valcamonica registra un andamento statistico in linea con quello regionale e nazionale.

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