Turismo in crescita in Valle Camonica
I numeri del settore turistico locale in Valle Camonica sono notevolmente in positivo, a segnalarlo il nuovo report relativo al 2023, presentato da Visit V.I.B. ente che opera nel turismo in Valle Camonica, sul lago d'Iseo e a Brescia, e curato da Luca Giarelli, che ha evidenziato un notevole trend di crescita sul nostro territorio, che ha superato i risultati pre pandemia del 2019, con una significativa ripresa del turismo internazionale e un consolidamento del turismo domestico. L'incremento è del 14% negli arrivi rispetto all'anno precedente, che raggiungono quasi le 224mila persone e un aumento parallelo nelle presenze con circa 788mila notti trascorse in valle, segnando una crescita del 14,6%. Il report ha suddiviso la Valle Camonica in otto aree turistiche: l'area di "Ponte di Legno e Alta Valle Camonica" si conferma il principale polo turistico, raccogliendo il 57,8% delle presenze totali, con una permanenza media di 3,8 giorni. Segue l'area di "Darfo Boario Terme e Bassa Valle Camonica" poi, l'area di "Edolo, Orobie Bresciane e Adamello" ed infine quella di Borno e Altopiano del sole . Tutte le otto aree turistiche, ad eccezione di "Breno, Cividate Camuno e dintorni", hanno registrato un incremento delle presenze, ma l'andamento mensile mostra una marcata differenza tra i distretti ad esempio sulla componente internazionale è più marcata in aree come "Bienno e Valgrigna" e "Ponte di Legno e Alta Valle Camonica", trainata dai turisti britannici e dell'Europa centrale. Al contrario, in "Borno e Altopiano del Sole", il turismo è prevalentemente domestico. La Vallecamonica in questi anni viene scoperta e riscoperta soprattutto dagli italiani, ciò nonostante il turismo estero anche se inferiore, è cresciuto del 31,1% rispetto al 2022 con visitatori dal Regno Unito, Repubblica Ceca e Polonia, in particolare nei mesi invernali nelle aree sciistiche. A livello comprensoriale la permanenza media dei turisti è di 3 giorni e mezzo, in linea con l'anno precedente, con picchi di affluenza nei mesi di febbraio e agosto. Proprio quest’ultimo mese è quello con il maggior numero di pernottamenti (133mila), mentre novembre si distingue come il mese con minore affluenza. A dare man forte all'andamento del settore turistico camuno anche i servizi offerti, come ad esempio la componente ricettiva, che negli ultimi anni si è rafforzata nei numeri contando oggi 852 attività operanti sul territorio e 15mila posti letto. Le motivazioni di questo trend in positivo sono da attribuire al ricco patrimonio storico, artistico e culturale che il territorio camuno offre spaziando dalla montagna al lago.
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