Uno o due frantoi in Valcamonica?
Le Amministrazioni comunali di Darfo-Boario Terme, Angolo Terme e Rogno hanno avviato un iter conoscitivo, fino al 15 gennaio prossimo, per sondare i volumi produttivi attuali e le potenzialità future dell’olivicoltura nei rispettivi comuni per valutare l’opportunità di dotare il territorio di un frantoio. Fin qui nulla di strano. Senonché la Comunità Montana di Vallecamonica fa presente che un iter analogo era già stato posto in essere nel 2023 sull'intero territorio valligiano, da cui era emersa la presenza di oltre 25 ettari coltivati a uliveto. Alla luce di questi dati la Comunità Montana ha progettato e iniziato la realizzazione di un frantoio comunitario in terriotiro di Esine. Il progetto di massima è pronto ed ora è in istruttoria apposita variante al Pgt per trasformare la zona agricola in artigianale-produttiva. Il costo stimato per un frantoio comprensoriale camuno è di circa 500mila euro. Una volta superato l'iter urbanistico per la modifica al Pgt in merito al terreno sul quale sorgerà il frantoio della Comunità montana che da agricolo dovrà avere destinazione artigianale-produttiva, nel 2025 vedrà la luce il progetto esecutivo per la realizzazione del frantoio che dovrebbe nascere entro il 2026 a Esine. Dalla Comunità montana viene sottolineato il fatto ci sarà un confronto con tutti gli olivicultori camuni per valutare assieme le caratteristiche dell'impianto e la valutazione condivisa del soggetto gestore, Intanto i tre comuni di Darfo, Angolo e Rogno hanno invitato i proprietari di oliveti nei loro territori a segnalare la propria coltivazione utilizzando il modulo, scaricabile dal sito internet dei tre Comuni, o a recarsi nei rispettivi municipi e compilare il modulo presso l’ufficio Agricoltura del Comune di Darfo o negli uffici Anagrafe di Rogno e Angolo.
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