Fermato il presunto killer del 36enne gambiano

E’ stato fermato al confine con la Svizzera il presunto killer di Mamadi Tunkara, 36 anni originario del Gambia, dal 2016 in Italia, residente a Verdello e addetto alla sicurezza del supermercato Carrefour di via Tiraboschi a Bergamo. Il fuggitivo è stato consegnato a Chiasso agli agenti italiani che lo hanno trasferito in questura a Bergamo, dove è giunto verso le 13.30. Non risulterebbe essere un fermo ufficiale, anche se resta il maggior sospettato. Un coltello, che potrebbe essere l’arma del delitto è stato trovato in via Paglia. Oscure al momento le ragioni del tragico fatto, anche se risulterebbe essersi trattato di un agguato premeditato, essendo che l’assassino pare sia entrato prima nel supermercato per cercarlo. Non trovandolo usciva alle 15.04 di venerdi 3 gennaio, quando Mamadi giungeva in sella alla sua bicicletta per iniziare il turno di lavoro. Spinto a terra finiva accoltellarlo quattro volte all’altezza del petto e dell’addome con un coltello da cucina, lungo una trentina di centimetri. Stando al racconto fatto da un testimone si tratterebbe di un uomo di colore, alto circa un metro e 80, snello, sui 40 anni. La vittima ha cercato di scalciare e di difendersi ma non c’è stato niente da fare. L’aggressore è poi fuggito a piedi mescolandosi tra la folla. Una dottoressa di passaggio ha tentato un disperato massaggio cardiaco senza risultato, il giovane era purtroppo deceduto. Sul posto anche l’auto medicalizzata e un’ambulanza della Cri. La salma è stata composta nella camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII dove nei prossimi giorni sarà effettuata l’autopsia. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Silvia Marchina, sono state affidate alla Squadra Mobile della questura. Gli agenti hanno sentito i testimoni e acquisito le riprese delle numerose telecamere. Era un bravo ragazzo, così lo hanno descritto le persone che hanno avuto modo di conoscerlo. Abitava a Verdello con il fratello minore, disperato per la tragica scomparsa. Mamadi era arrivato in Italia per lavorare. Aveva iniziato circa un mese fa come addetto alla sicurezza del supermercato e prima di questo impiego era stato rider per Deliveroo.

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