72ENNE UCCISO A COLTELLATE DAL FIGLIO

Tragedia tra le mura domestiche a Nembro, in Val Seriana. Uccide il padre a coltellate e ferisce gravemente la madre, ricoverata ora in ospedale in prognosi riservata; sarebbe già stata sottoposta ad una delicata operazione chirurgica. Il fatto si è verificato nella serata di sabato 28 ottobre, poco dopo l’ora di cena, in una palazzina di via Rossini a Nembro. Secondo le prime informazioni, il presunto omicida, il 35enne Matteo Lombardini, figlio della coppia, avrebbe ucciso il padre Giuseppe, con un coltello da cucina e successivamente avrebbe ferito anche la madre 66enne, intervenuta nel tentativo di difendere il marito 72enne. La tragedia si sarebbe consumata al culmine di un litigio iniziato già nel pomeriggio. I Carabinieri stanno ancora effettuando gli accertamenti del caso, ma secondo quanto finora è possibile ricostruire, all’origine del delitto ci sarebbero i problemi psichici di cui il giovane soffre da tempo: già in passato, nel 2009, aveva ferito con una forbice il padre e la sorella, ma il padre non aveva voluto denunciarlo. Da allora Matteo era stato sempre in terapia, di recente pare avesse cambiato lo psichiatra e che nel pomeriggio di sabato fosse stato visitato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Alzano. La sorella minore di Matteo, che non abita in paese, ha saputo cosa fosse successo pochi minuti dopo quando il fratello l’ha chiamata al telefono facendola parlare con la donna che per prima è andata a soccorrere la madre ferita nell’appartamento, un’assistente sociale di origini colombiane che sabato sera era nell’appartamento al secondo piano per prendersi cura di un anziano, amico di famiglia. Insieme alla soccorritrice, nell’appartamento dove è avvenuto l’omicidio, è salito anche il dirimpettaio, allarmato dai rumori e dalle urla provenienti dall’abitazione. Sarebbe stato lo stesso ad allertare il 112 dopo aver visto la madre di Matteo a terra con del sangue. Secondo quanto raccontato dai vicini intervenuti nell’appartamento, sarebbe stato Matteo a dire che in cucina c’era anche il padre, ritrovato ormai privo di vita. Sul posto sono arrivate automedica e ambulanze del 118, i carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo e i tecnici della Scientifica, che hanno bloccato l’accesso all’appartamento ed effettuato i rilievi. Il coltello è stato sequestrato e Matteo Lombardini trasportato all’ospedale «Papa Giovanni XXIII», dove è piantonato in stato di arresto per l’omicidio del padre e il tentato omicidio della madre. Il 35enne si è ferito alle mani probabilmente nella colluttazione con la donna, che ha tentato di difendere il marito e togliergli il coltello. La salma di Giuseppe Lombardini è stata composta nella camera mortuaria dell’ospedale. Si attende ora l’autopsia, che sarà disposta dal sostituto procuratore Antonio Pansa. Il 35enne nei prossimi giorni sarà interrogato dal gip per la convalida dell’arresto.

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