I Re magi sono arrivati a Lozio

I Re magi sono arrivati questa domenica nella frazione di Sommaprada di Lozio, per portare i doni al bambin Gesù nato in una vecchia stalla del paese. Ed è così che l’abitato è tornato indietro nel tempo, che gli abitanti hanno vestito i panni di una volta e hanno messo in scena un presepe vivente che si discosta dalle rappresentazioni analoghe della tradizione, avendo per oggetto l'Epifania anziché la Natività, collocata nel piccolo borgo dell’Altopiano del Sole. 85 fra attori e figurati, accompagnati dalla voce narrante di Piarì, personaggio ispirato ad un abitante che ha realmente vissuto in questi luoghi, che in dialetto ha raccontato lo stupore, le chiacchiere, la reazione degli abitanti di Sommaprada, ritratti indaffarati nei loro antichi mestieri, davanti al miracolo della nascita di Gesù e all’arrivo dei Re Magi, i veri protagonisti della narrazione accompagnata dal vivo dal coro locale I Musicanti. Il presepe vivente organizzato dalle Parrocchie dei Santi Nazzaro e Celso e dei Santi Pietro e Paolo, con il patrocinio del Comune, della Pro Loco e il supporto di tutte le associazioni del territorio, rappresentazione itinerante di anno in anno per le quattro frazioni di Lozio, ha saputo anche quest’anno coinvolgere tutto il paese di Lozio che esiste in quanto unione delle sue frazioni. La rotazione della location richiede ai partecipanti un notevole sforzo produttivo, nell’adattare di anno in anno le vie dei borghi alla rappresentazione, così come gli allestimenti e le scenografie e, dopo Villa, Sucinva e Laveno, quest'anno la rappresentazione si svolta a Sommaprada. Davanti ad un folto pubblico di turisti, curiosi e gente del posto, un centinaio di persone, per lo più residenti ma anche qualche residente delle seconde case e nei panni di uno dei Re Magi come sempre Dario Canossi del Luf, ha animato le 23 postazioni allestite negli spazi pubblici, sul sagrato della chiesetta, nei cortili, lungo le vie del borgo, tra le antiche stalle, mettendo in scena i dialoghi e le ambientazioni scritte dal gruppo organizzatore costituito da appassionati di cultura e teatro locale che danno vita ad una sceneggiatura ogni anno più ricca e più teatrale che ha come obiettivo non solo la narrazione della storia connessa all’Epifania, ma anche delle caratteristiche degli abitanti di Lozio e le peculiarità delle singole frazioni. Nel corso degli anni gli abitanti coinvolti nella rappresentazione sono via via sempre più cresciuti nei numeri, fino ad arrivare, nel 2025, a circa 100 persone, tra attori, figuranti e supporto organizzativo, in un comune che conta solo 350 abitanti e che viene per l’occasione mostrato al pubblico nei suoi angoli e aspetti più caratteristici.

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