14esima edizione di Carnevalando

Precede la Quaresima e permette di fare il pieno di frittelle e dolci, oltre che di allegria, prima di affrontare il sacrificio quaresimale che prepara alla Pasqua. Il Carnevale è una tradizione irrinunciabile per adulti e piccini e viene festeggiata in molti comuni il giovedì e il martedì grasso, ossia l'ultimo giovedì e l'ultimo martedì prima dell'inizio della Quaresima e del Mercoledì delle ceneri, ma il calendario dei festeggiamenti è vario e prevede sfilate allegoriche di carri e maschere accompagnate da stelle filanti e coriandoli, specialmente nella giornata di domenica. Ad aprire le celebrazioni in Valle Camonica sono state le comunità di Artogne, Gianico e Piancamuno che si sono date appuntamento nel primo pomeriggio per una sfilata partita da Piancamuno, che di paese in paese si è arricchita fino alla grande festa all'oratorio di Artogne. Si tratta di una celebrazione molto antica, risalente alle Dionisie greche o ai Saturnali romani, durante i quali si realizzava un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell'ordine, allo scherzo e anche alla dissolutezza, ed è per questo che, ancora oggi, a carnevale ogni scherzo vale. Il caos sostituiva l'ordine costituito, che però una volta esaurito il periodo festivo, riemergeva nuovo o rinnovato e garantito per un ciclo valido fino all'inizio del carnevale seguente. Se una volta i figuranti rappresentavano soprattutto gli antenati, le anime dei morti, animali e figure mitologiche, oggi sono super eroi e i personaggi preferiti dei cartoni animati a spopolare tra i più piccoli, seguiti dagli adulti che alle classiche maschere di Carnevale italiane come Arlecchino, Colombina e Pantalone, la cui storia è legata alla commedia e all'arte, preferiscono gli attuali personaggi dei film in tv.

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