Commercialista bresciano in manette

Peculato, rifiuto di atti d'ufficio, falso in atto pubblico ed autoriciclaggio commessi nell’esercizio dell’ufficio di amministratore di sostegno e curatore fallimentare, sono i reati di cui deve rispondere il commercialista 50enne, di Brescia, che la Guardia di Finanza di Desenzano ha arrestato nella giornata di questo venerdì. Il professionista aveva già subito a gennaio un sequestro d'urgenza di 2 milioni di euro disposto dalla Procura della Repubblica di Brescia per aver tenuto condotte gravemente irregolari nella gestione di numerose amministrazioni di sostegno e curatele fallimentari. Dopo il sequestro le Fiamme Gialle hanno proseguito le indagini anche attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali e pedinamenti che hanno confermato le ipotesi accusatorie sul commercialista che, tra il 2015 e il 2024 si era appropriato, senza alcuna giustificazione, di ingenti somme di denaro appartenenti a persone sottoposte alla sua amministrazione e a società fallite. Sarebbe stato scoperto anche il tentativo di occultare le prove in vari modi, uno dei quali iscrivendo un’imbarcazione di pregio di sua proprietà presso il registro nautico polacco ed ormeggiandola in Croazia. Per l'uomo sono scattate le manette.

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