“NULLA E' CONQUISTATO PER SEMPRE”

25 aprile 1945. I partigiani liberano, dall'occupazione tedesca, le città di Milano e Torino. 25 aprile 2017, sindaci in fascia tricolore, cittadini di ogni età accanto alle associazioni partigiane, si trovano in ogni paese d'Italia, per ricordare chi ha dati la vita spinto da quei valori di libertà, democrazia e unità della Nazione, alla base della Resistenza. Giacomo Marioli, Antonio Cottini Cottini e Gian Battista Pedersoli, catturati dai nazisti e dai fascisti della Guardia Nazionale Repubblicana in località Campelli, torturati e fucilati. Sono alcuni dei nomi cui è dedicata la corona d'alloro deposta a Gianico questo martedì mattina, dove sotto una pioggia battente, si è svolta la commemorazione interzonale con la partecipazione di 17 comuni accanto all'Anpi e alle Fiamme Verdi. “Nulla è conquistato per sempre” - questo il senso di ricordare a 72 anni di distanza dalla fine della seconda guerra mondiale e del regime fascista, il sacrificio di vite umane che portò al più lungo periodo di pace e di libertà di cui ancora oggi l'Italia gode, anche se, come ha ricordato Papa Francesco, il mondo a pezzetti, sta già di fatto vivendo la Terza Guerra Mondiale. Celebrare il 25 aprile è anche un modo per dare una risposta alla paura, all'odio, alle stragi, alle violenze, ai soprusi, al radicalismo religioso, all'odio etnico, un modo per ribadire il no di popolo italiano, all'odio e alla violenza che hanno portato alla dittatura nazista e fascista.

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