LA LIBERTA' NON E' SCONTATA
Libertas in veritas, la libertà sta nella verità. Ma la libertà non è scontata, va conquistata ogni giorni vivendo da cittadini onesti e coraggiosi, come i partigiani che hanno combattuto sulle montagne camune per conquistare la libertà. Fra i tanti messaggi che sono stati dati, domenica in Mortirolo, dove le fiamme Verdi hanno celebrato il loro raduno annnuale per ricordare i caduti della libertà, i ribelli per amore come li ha chiamati Teresio Olivelli, quello di Rosi Romelli, la più giovane partigiana d'Italia è stato quello più incisivo. Questa piccola grande donna, ultranovantenne, ha detto con vigore perché il sacrificio di chi ha combattuto su queste montagne non va dimenticato e soprattutto ha detto con forza perché ancora oggi non possiamo smettere di lottare, per la libertà e per la verità in un Paese ancora pieno di contraddizioni. Nonostanteo il Covid le Fiamme Verdi camune e bresciane anche quest'anno non hanno voluto rinunciare alla giornata di memoria che tradizionalmente viene celebrata sulle motagne della Valle Camonica, al Mortirolo dove tra il febbraio ed il maggio 1945 le fiamme verdi combatterono per opporsi al nazifascismo. A coordinare la cerimonia, trasmessa in diretta da Teletutto, il presidente delle fiamme verdi camune, Ezio Gulberti attorniato dai consiglieri dell'associazione, dai rappresentanti di Anpi, Anei, Agesci, dagli alpini, fanti, carabinieri, autieri, bersaglieri e paracadutisti in congedo, oltre ai rappresentanti delle autorità locali: il presidente della Provincia Samuele Alghisi e i delegati di Comunità montana e dei Comuni della Valle. Mons. Tino Clementi, cappellano delle Fiamme Verdi, ha celebrato la messa ricordando i caduti di tutte le guerre. Particolarmente significativo, come detto, l'intervento di Rosi Romelli, staffetta partigiana a 14 anni quando seguì sui monti il padre, il partigiano Bigio.
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