CIVIDATE ONORA SALVA GELFI

Nata a Cividate Camuno l'8 luglio 1925, morta il 24 giugno 2001, operaia: recita l'alfa e l'omega di una delle figure più luminose della democrazia del ventesimo secolo in Vallecamonica: Salva Gelfi, per tutti semplicemente “la Salva”. Rimasta orfana di padre, a 11 anni entra in fabbrica al cotonificio Olcese di Cogno, dove continuerà a lavorare come operaia; dall'ottobre del 1943, la giovane operaia è staffetta del Comando delle "Fiamme Verdi", per le quali tiene i collegamenti fra i centri della Resistenza. Nel marzo del '45 è costretta a rifugiarsi a Milano per sottrarsi alla caccia che le danno i nazifascisti. Per tutta la vita è stata “La Salva” di Cividate Camuno che ora la ricorda dedicandole una via. La sirena dell'allarme, risuonata nella cerimonia di intitolazione della via a lei dedicata, ricorda le paure di quegli anni in cui Salva aiutò centinaia di persone con la morte sempre accanto. Della sua partecipazione alla guerra di Liberazione si dice nel libro I gesti e i sentimenti: le donne nella Resistenza bresciana stampato nel 1989 per iniziativa del Comune di Brescia. Per tutta la sua vita Salva Gelfi ha continuato il suo impegno in attività sociali nel suo paese che ora le rende un solenne omaggio.

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