PREOCCUPAZIONE PER SERGIO ZANOTTI
Serio Zanotti, imprenditore 56enne residente a Pregasso di Marone che secondo alcune fonti mai confermate sarebbe stato rapito in Siria e sarebbe ostaggio di Al Qaeda, è apparso in queste ore in un nuovo video postato su Youtube. L'uomo, con barba bianca, in ginocchio e braccia distese, indossa una maglietta azzurra a maniche corte e dietro di lui ci sono due uomini in piedi, incappucciati e armati di fucile. Il video, pubblicato su Youtube da un certo Abu Jihad, è stato girato in una stanza vuota. “Oggi è il primo maggio. Mi chiamo Zanotti Sergio. Questo è il mio secondo richiamo che mi lasciano fare” sono le parole pronunciate da Zanotti prima che il video si interrompa. E' il secondo post che mostra l'imprenditore scomparso ad aprile del 2016 quando era partito dalla Malpensa per un viaggio di lavoro e che ora sarebbe nelle mani dei terroristi. Il primo video risaliva al novembre 2016, girato tra gli ulivi e quando l'uomo si presentava con la barba bianca, avvolto in una tunica e con in mano un cartello. Nel video realizzato nelle scorse settimane indossa invece una maglietta azzurra, si trova in una stanza senza alcun arredamento in cui si notano solamente prese per la corrente elettrica e macchie d’umidità sui muri. Rispetto al primo video ci sono però anche altre novità. In particolare nel secondo sono due i sequestratori con i kalashnikov (nel primo ce n’era uno solo): hanno il volto completamente travisato, se si escludono gli occhi e uno di loro potrebbe essere una donna. Ciò che è certo è che tengono le armi puntate verso Zanotti. E altrettanto certa è la botta che si nota sulla fronte del sequestrato. In questi ultimi giorni sono stati postati due video: uno di durata minore, l'altro che rappresenta la versione integrale del primo. Anche in questo video ha la barba lunga: in più, rispetto al primo, si coglie un segno di violenza, sulla fronte. Il video è stato caricato su Youtube, in entrambi i casi, dall'account di Abu Jihad. La Procura di Roma l'ha acquisito e il materiale è ora all'attenzione dei carabinieri del Ros coordinati dal pm Sergio Colaiocco. All'ultimo video si aggiunge un testo su Messenger in cui si dice che, se non si avranno le risposte chieste, Zanotti indosserà la tunica arancione, quella dei prigionieri destinati alla morte. Le autorità italiane, dopo aver ricevuto la denuncia dalla famiglia nel maggio 2016, stanno continuando le indagini.
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