SEBINO: SEI PUNTI INQUINATI SU NOVE
L'inquinamento microbiologico da una parte, dovuto alla scarsa depurazione dei comuni attraversati dai fiumi che sfociano nel lago d'Iseo e l'inquinamento da microplastiche dall'altra. Ciò che evidenzia Goletta dei Laghi, al termine della prima tappa del tour di monitoraggio svolta con il Consorzio Obbligatorio Olii Esausti e Novamont, che ha preso in esame le acque del Sebino, è che pochissimi passi avanti sono stati fatti in questi anni, nonostante gli appelli. 6 dei campioni su 9 oggetto di indagine microbiologica avevano livelli di enterococchi intestinali ed escherichia coli oltre i valori previsti dalla normativa sulle acque di balneazione. Prese in esame le foci dei fiumi, torrenti, scarichi e i piccoli canali dove avverrebbe, secondo Goletta dei laghi, la contaminazione batterica dovuta all'insufficiente depurazone degli scarichi civili. Rientrano nei valori di legge la foce di torrente Rino a Tavernola e il canale presso la spiaggia Bar delle Rose a Costa Volpino. Fortemente inquinata l'Arsena di Pisogne, lo scarico presso il pontile nord di Peschiera a Monte Isola, la foce di fiume Oglio a Costa Volpino e la foce del torrente Borlezza a Castro. Inquinata anche la foce del torrente Calchere a Sulzano e la spiaggia a sud di canale industriale sempre in località Arsena a Pisogne. Legambiente parla di monitoraggio scientifico ma afferma di non volersi sostituire ai controlli ufficili svolti dalle ATS e di non voler assegnare patenti di balneabilità, ma di voler contribuire a migliorare la situazione.
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