BONIFI CATO IL BOSCO DEI SANATORI

L'area boschiva di Croce di Salven a Borno dagli anni '30 era stata prescelta dal Consorzio tubercolare Brescia, di cui facevano parte le provincie di Brescia e Cremona, per realizzarvi strutture idonee alla terapia ed al recupero di pazienti, bambini, donne, uomini, che avevano contratto la tubercolosi. Nel 1934 erano attivi il Preventorio Infantile “Gaetano Bonoris” e l’Istituto Climatico Cremonese: le strutture terapeutiche, alle quali si sono aggiunti servizi, quali palazzine per famiglie, uffici, una sala cinema, un magnifico solarium, collegate da percorsi pedonali riabilitativi, sono inserite in una splendida abetaia che, dalla dismissione definitiva delle strutture a fine anni sessanta, quando gli antibiotici hanno vinti al Tbc, è stata sostanzialmente abbandonata a sé stessa. La proprietà è sempre stata in capo alle Provincie di Brescia, per una parte consistente e di Cremona per una parte minore. A loro volta, la proprietà di terreni, boschi e immobili è stata trasferita agli enti sanitari di riferimento: Usl e Asl prima ed ora ASST della Valcamonica, per quanto riguarda Brescia. Un'indagine patrimoniale recente ha portato alla luce la necessitò di bonificare con urgenza una parte dell'antica abetaia molto ammalorata: i lavori si stanno concludendo in questi giorni e riguardano il taglio di circa 600 grossi alberi in u'area di circa 14 ettari, con la resa di 1.000 metri cubi lordi di legname, parte d'opera e parte per cogenerazione termica. Nel tempo quest'area di enorme pregio ambientale e paesaggistico è stata rivisitata con numerosi progetti, anche faraonici, ma mai andati in porto. Sull'intero complesso dei sanatori c'è il vincolo delle Soprintendenza ai Beni Architettonici. Ma anche l'ASST sta pensando ad alcune proposte per il futuro.

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