COCCODRILLO AI RAGGI X

Non solo persone e mummie egizie, ma anche un coccordillo e più precisamente quello appeso al soffitto della Parrocchiale di Ponte Nossa.Tutto nasce da un’intuizione di Simone Facchinetti, conservatore del Museo Adriano Bernareggi, che ha voluto inserire il coccodrillo nella mostra «Visioni, apparizioni, miracoli. La pittura di Giovan Paolo Cavagna (1550 – 1627) e la “mostruosa meraviglia”» che si terrà dal 9 febbraio al 6 maggio al Museo Bernareggi e che sarà presentata alla stampa nei prossimi giorni. Il coccodrillo, «a guisa di lucertola marina» - la cui presenza è attestata in Valle Seriana a partire dagli inizi del Cinquecento - non poteva che essere appunto la «mostruosa meraviglia», rimasta fino a ieri enigmatica. L’operazione trasloco è iniziata ieri a mezzogiorno, lontana da occhi indiscreti, nella chiesa-santuario retta da don Alessandro Angioletti: «Speriamo che questa iniziativa - ha detto il parroco - contribuisca anche a far conoscere i grandi tesori artistici presenti nella nostra chiesa, gli ex voto, gli affreschi». Fra quest’ultimi anche la rappresentazione di un cacciatore che spara a un coccodrillo. Il rettile una volta rimosso e trasferito a Bergamo è stato analizzato ai raggi X , evidenziando una struttura interna composta per lo più da pezzi di legno, stucco, maglie e gomitoli di ferro e una serie infinita di chiodi che fanno pensare a una sorta di scheletro-manichino attorno al quale è stato poi avvolta la pelle dell’animale. La testa del rettile ha invece intatta le ossa di cranio, mandibola, mascella, oltre a quasi tutti i denti. La parte ricostruita riguarda solamente il tratto terminale della coda e due denti frontali. È probabile che la ricostruzione posticcia - sia avvenuta durante l’ultima ricognizione nei primi anni del Novecento. Nel complesso lo stato di conservazione appare più che buono. Sarà ura sottoposto a un lavoro di ripulitura e restauro prima di riprendere posto in Parrocchiale.

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