IL DARFO SCHIACCIA IL DRO

Poteva essere una trasferta stregata, l’ennesima insidia dietro l’angolo, ma così non è stato. Perché se il crocevia di Grumello ha insegnato qualcosa ai ragazzi di del Del Prato, questo qualcosa è proprio l’interpretazione del match: recitare fin da subito la parte del cattivo per dimostrare chi comanda in campo. Ed è così che una valanga neroverde si abbatte sul Trentino, 6 reti che travolgono e affossano il Dro: un risultato netto e senza diritto di replica per un Darfo che, grazie a un aiutino del Rezzato, torna a comandare anche in classifica.Non era facile, perché giocare con la testa sgombra dal pensiero Pontisola non è cosa da tutti. Del Prato ci è riuscito confermando la sua formazione tipo, salvo la scelta di Forlani per Nibali e quella obbligata del debuttante Rdifi al posto dell’indisponibile Petrisor. Pronti, via e già dopo pochi minuti la gara sembra seguire uno spartito già scritto, un Overture che inneggia ai colori neroverdi. Perché se all’inizio il pressing dei camuni porta solo il tiro alto di Panatti a cui replica Casolla poco più tardi, a partire dal 21’ la musica cambia: proprio lo stesso brianzolo apre per Muchetti sulla destra, sgroppata del n. 8 sulla fascia e palla in mezzo destinazione Spampatti, che torna finalmente a segno a tre mesi dal gol contro lo Scanzorosciate. Per un bomber che si fa attendere, ce n’è un altro, invece, sempre puntuale. 26’: cross di Filippi e incornata vincente di capitan Zanardini, 2-0 Darfo, ma non è finita qui. Perché 3 minuti dopo dal piede magico di Vaglio viene pennellato l’assist perfetto ancora per Cristian Spampatti: colpo di testa, palla in rete e 4a marcatura stagionale per il ritrovato n. 9. Tre gol in 8 minuti proprio come contro la Romanese, ma il Darfo questa volta è ancora più spietato: 36’, il traversone di Riccardo Vaglio, sempre dalla destra, trova Francesco Zanardini, che schiaccia verso il secondo palo e trova la rete con il tocco decisivo di Stroppa. Doppietta personale, decimo centro in stagione e quinto gol in due partite per il capitano, che ha ormai fatto del colpo di testa il suo marchio di fabbrica. Un primo tempo infernale per i padroni di casa, che termina con un parziale di 4-0. Il Darfo ha in mano la gara, lo sa anche mister Del Prato, che nella ripresa inaugura il turnover inserendo Lebran al posto di Bakayoko. Purtroppo per il Dro, l’andazzo del match non cambia. Al 9’ minuto la traversa nega la tripletta a Spampatti, sostituito poco dopo da Galelli, ma per fermare l’intera truppa neroverde non basta. 17’: altro corner dell’assist man Vaglio, mischia in area e giocata vincente di Fabio Lebran, che va a festeggiare il suo primo gol con la maglia del Darfo. Suonata la quinta, i camuni iniziano a rifiatare e quindi via ai cambi in ottica Pontisola: Mondini per Panatti, Bruno per Filippi e bomber Zana sostituito dal debuttante Cruz Pereira. Al 35’ spazio a una delle poche azioni del Dro: una splendida rovesciata di Aquaro dove solo il colpo di reni di Rdifi evita il gol della bandiera. La gara sembra non dover regalare altre sorprese, ma all’appello mancava forse il gran finale: l’acuto di Nicola Galelli, che dalla linea di fondo si inventa un gol da cinetica: palla sul secondo palo e dritta nell’incrocio. Insomma: cambiano gli interpreti, le scenografie, ma non il risultato. Pure la vetta è di nuovo loro. Non servono tante parole, bastano gli applausi a questo Darfo che, da solo, è un vero e proprio spettacolo.

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