IL CONSORZIO NON SI RASSEGNA

Il Consorzio dei residenti di Montecampione, in una seconda conferenza stampa, lancia un ulteriore appello al sindaco di Artogne Barbara Bonicelli, per trovare insieme il modo di evitare che il Consorzio cessi di esistere, eventualità inevitabile se il comune confermasse la decisione, di applicare la Tari a Montecampione. Nello Statuto del Consorzio vi è infatti precisato che il venire meno di una delega, in questo caso il servizio di raccolta rifiuti ad oggi gestito dal Consorzio attraverso Valle Camonica Servizi, comporta lo scioglimento immediato del Consorzio. Unica alternativa, cambiare lo statuto oppure fare cambiare idea al sindaco. Per la prima opzione non ci sarebbero, i tempi tecnici e quindi non rimane altro che chiedere al sindaco un incontro per trovare soluzioni alternative. Per il primo cittadino di Artogne la questione non è fare chiudere il Consorzio, bensì rispettare la legge del 2014 che vieta a società per conto del comune di appaltare a loro volta, il servizio di raccolta dei rifiuti. “Non chiediamo al sindaco di non rispettare la legge” - afferma il presidente di Montecampione Ski Area e Presidente dei commercianti Stefano Iorio. “Chiediamo di non portare incertezza e preoccupazione proprio in questa fase delicata che vede sulla carta progetti di rilancio e accordi di programma.” L'incertezza sarebbe determinata dalla mancanza di una risposta chiara alla domanda: chi garantirà e come, i servizi essenziali alla località turistica fino a oggi erogati con efficienza e tempestività, dal Consorzio dei residenti? Servizi come la depurazione delle acque, la pulizia delle strade, la manutenzione, la sorveglianza o la farmacia e la guardia medica. Fare diventare, come ribadito dal vicepresente del Consorzio Marco Daminelli, Montecampione una frazione di Artogne, non è la risposta. L'appello ad aprire un tavolo di confronto per trovare una soluzione tecnica al problema, arriva anche dal presidente Paolo Birnbaum che chiarisce: “Il Consorzio non si rassegna”. La soluzione tecnica nell'ultimo anno era stata una proroga alla legge sull'applicazione dei rifiuti che consentiva al Consorzio di continuare a gestire il servizio in autonomia, ma era in prima applicazione. Ora nel consiglio comunale del 29 marzo il comune sarà chiamato ad approvare il bilancio e il nuovo regolamento sull'applicazione della tariffa rifiuti e non si intravedono per ora, dietrofront da parte dell'amminsitrazione comunale.

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