UN PAREGGIO DAL SAPORE AMARO
Breno vs Brusaporto 1-1 (Eccellenza girone C, 25a giornata) Serviva una vittoria nello scontro diretto, tre punti che avrebbero dato una scossa alla classifica e spinto la squadra di Faini verso i playoff. Purtroppo non è andata così, il Breno ci va vicino, anzi vicinissimo. Bastava per mantenere la porta inviolata per ancora per qualche giro di lancette, ma nulla da fare. Contro il Brusaporto, guidato dall’esperto Giacomo Mignani il Breno non va oltre l’1-1, un risultato che, dopo l’immeritata sconfitta contro l’Adrense, lascia nuovamente l’amaro in bocca alla squadra granata. Inutile il gol di Marrazzo, un’ingenuità commessa nel finale riporta infatti a galla i fantasmi, costringendo i camuni all’ennesimo mea culpa. Andiamo al match. Faini, in assenza di Quaggiotto, si affida sulla sinistra all’estro del giovane Bouza, pronto a dar man forte al duo Marrazzo-Belleri. Pronti, via con i primi 45 minuti che non concedono tantissime emozioni. Brusaporto che parte forte fin da subito pressando alto la difesa granata. Una prima chance per gli ospiti già al 7’, quando capitan Fogaroli viene pescato sulla verticale, ma Serio neutralizza senza problemi in uscita. Al 16’ sempre sugli scudi il team di Mignani. Fantoni fatica a contenere la fisicità di Belotti e calcio di punizione guadagnato dal Brusaporto. Dalla mattonella va Ferrari, ma il tiro del n. 11 sfiora solo l’incrocio. Le due squadre faticano a trovare gli spazi, affidandosi così a includenti lanci lunghi. Cala anche il ritmo, con il Breno che si fa sotto per la prima volta al 35’. Marrazzo ci prova in girata col sinistro, ma Carrara si fa trovare pronto. Prima dell’intervallo, un altro flash granata, quando Sorteni da posizione defilata lascia partire un destro secco che impegna Carrara. Squadre negli spogliatoi sul parziale di 0-0 e ripresa che si apre sempre sotto l’egida di Sorteni, bravo a pescare Bouza in area, ma la conclusione dell’argentino trova la pronta risposta del n. 1 bergamasco. La gara non si sblocca, mister Faini decide, quindi, di cambiare: dentro il duemila Bressanelli, Silvestri e Maccabiti, fuori Bouza, Lini e Lauricella. I nuovi ingressi fanno carburare il Breno che inizia a macinare gioco e un quarto d’ora più tardi passa a condurre. Minuto numero 30, scarico di Sorteni dalla destra verso Marrazzo, che libero nello spazio, lascia partire un tiro a mezz’altezza che si insacca nell’angolino opposto. 1-0 Breno e quarto centro in stagione per il bomber salernitano, che subito dopo il gol viene sostituito per far spazio a Marco Guarnieri. Faini corre ai ripari e il Breno si chiude in difesa, pronto a erigere un muro sui centravanti ospiti. La fortezza granata sembra resistere alla veemente reazione ospite, affidata alla rapidità dei suoi interpreti. Prima Serio si oppone con facilità alla conclusione senza pretese di Belotti, poi rischia invece di combinare un pasticcio sulla punizione di Ferrari: intervento così così e palla che fortunatamente finisce in corner. L’impresa sembra fatta, ma al 44’ un episodio condanna i granata. Un probabile tocco di mani di Belleri al limite dell’area scatena la furia degli ospiti: dopo varie proteste e la consultazione del guardalinee, l’arbitro opta per il calcio di punizione. Rincorsa lunga per il classe ‘91 Ferrari che va alla battuta e di potenza fulmina Serio. 1-1 Brusaporto e gioia incontenibile per gli ospiti. Giornata nera, invece, per il Breno che si vede sfuggire tra le dita, proprio negli ultimi secondi, tre punti che potenzialmente potevano essere il primo tassello verso i playoff. Ora c’è solo tanta rabbia per il team di Faini, davanti una settimana per sbollirla: domenica si torna in campo a Bornato contro il Cazzago.
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