UN VOLTO RICCO DI GIOIA

I cristiani ortodossi nella mattina di Pasqua si salutano in greco con la frase “Cristòs anesti”: Cristo è risorto. E' il saluto migliore che ogni cristiano rivolge agli altri cristiani e a sé stesso, nella conferma delle Resurrezione di un Dio fatto uomo, che, come dice il Credo degli apostoli “Patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e risuscitò dai morti”. Un credo forte e scolpito nella pietra che echeggia le parole dell'Apostolo Paolo: “ Se Cristo non fosse risorto dai morti vana sarebbe la nostra speranza”. Ma la speranza è viva e, come detto anche nell'omelia del parroco di Darfo, Don Giusppe Maffi nella veglia del sabato santo. E' sempre l'apostolo Paolo a ricordare come lo sguardo del cristiano deve essere rivolto verso l'alto, come lui stesso ha fatto, atterrato sulla via di Damasco, mentre perseguitava quel Gesù che poi ha seguito fino a dare la sua vita. Gli auguri di questa Pasqua, per i cristiano, non sono dunque auguri di una semplice circostanza: contengono profondità di fede che per molti sono un profondo cambiamento di vita

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