PRUDENZA IN MONTAGNA
Montagna da vivere, con rispetto, questo ci insegnano gli esperti, questo ci dice la cronaca di questi giorni: che la prudenza non è mai troppa e che a volte, le condizioni del tempo, l'instabilità della neve caduta abbondante anche nei giorni scorsi e poi scottata dal sole, ci mettono un freno, anche sulle strade chiuse per il pericolo valanghe. E' una Pasqua così quella di quest'anno, con tempo primaverile scoppiato all'improvviso dopo giorni e giorni di pioggia e freddo. Tanto è vero che ai primi raggi di sole tutti si sono messi in movimento, facendo, però, entrare in anzione, ancora una volta, anche le squadre di soccorso. Quelle della V delegazione del Soccorso Alpino hanno effettuato questa domenica di Pasqua. Le Stazioni di Valle Trompia e Valle Sabbia sono intervenute nel pomeriggio per il recupero di una persona nella zona della Maddalena. Si trattava di un ciclista che durante la discesa aveva perso l'orientamento e si era ritrovato in un punto impervio, con rovi e bosco fitto. Non riusciva più a muoversi e così ha chiesto aiuto. La Centrale operativa ha allertato il soccorso alpino: sono subito partite le squadre territoriali, con una decina di tecnici. Sul posto anche i Vigili del fuoco di Brescia. Il ciclista è stato liberato dai rovi e accompagnato nel paese sottostante: non presentava ferite ed era stanco ma in buone condizioni generali. Intorno alle 18 poi il Soccorso alpino è stato attivato dalla Centrale operativa per la richiesta di soccorso di un gruppo di quattro ragazzi milanesi sui vent’anni, che, in fase di rientro da un’escursione in montagna, avevano perso l’orientamento nella zona della malga Macesso di Sotto in comune di Saviore dell'Adamello. Infreddoliti e stanchi, hanno chiesto aiuto: i tecnici della V Delegazione Bresciana, stazione di Media Valle, li hanno localizzati e raggiunti. I quattro giovani avevano intanto trovato riparo nella malga. Una volta raggiunti e verificato che le loro condizioni di salute erano buone, sono stati accompagnati illesi a Fabrezza, dove avevano l’auto. L’intervento è finito in tarda serata. L’appello alla prudenza è doveroso: in quota ci sono ancora nevicate abbondanti e quindi la consultazione dei bollettini meteorologici è un punto imprescindibile per la programmazione di un itinerario. Inoltre, occorre conoscere le caratteristiche del territorio e sapere se ci sono zone in cui, a livello locale, il rischio di valanghe può essere più alto rispetto al contesto generale. Calcolate sempre i tempi per il rientro perché al buio tutto diventa più complicato. Ogni volta che si attivano i soccorsi bisogna inoltre pensare che i tecnici mettono a disposizione di chi ne ha bisogno tempo, competenze e risorse; una parte variabile di rischio, anche per loro, è comunque sempre presente.
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