FOREIGN FIGHTERS A BRESCIA
Anas El Abboubi, 25enne di Vobarno, è stato in contatto con Halili El Madhi, il giovane arrestato la scorsa settimana nel Torinese per terrorismo. E' quanto emerso nel corso dell'udienza preliminare del processo a carico di El Abboubi, 25enne di Vobarno, nel Bresciano, arrestato il 12 giugno 2013, scarcerato dal tribunale del Riesame dopo soli 16 giorni e sparito probabilmente per combattere in Siria, riapparso in un video con un kalashnikov in mano. Abboubi potrebbe essere morto in combattimento, anche se del decesso non ci sono prove. E' nella lista dei foreign fighter ricercati dagli Stati Uniti. La decisione sul rinvio a giudizio sarà presa nel corso dell'udienza del 10 aprile. Intanto il pm Erica Battaglia ha chiesto al gup Lorenzo Benini la condanna a dieci mesi per il computato Radi Hassan, coetaneo di El Abboubi e con il quale aveva visionato dei video riconducibili all'Isis. Il pm ha chiesto l'assoluzione dal reato di addestramento ad attività con finalità di terrorismo e derubricato il ruolo del giovane da promotore a mero partecipe dell'associazione a delinquere con finalità di terrorismo. Da quanto emerge anche nel recente processo, Abboubi avrebbe comunque ricoperto un ruolo importante e la sua presenza sul territorio bresciano ha destato costante attenzione tra gli inquirenti: il suo nome, infatti, riemerge costantemente nelle inchieste legate all'Isis ed ai foreign fighters presenti in Italia. Numerose tracce estrapolate dai suoi profili social, dal file pdf nel quale erano indicati i 44 modi per sostenere la lotta armata contro i miscredenti, le pubblicazioni dedicate al martirio inteso come obbligo di ogni musulmano, la preghiera trovata sul desktop del suo pc nella quale si legge «il martirio mi seduce,voglio morire a mano armata», ma anche «ho sete di battaglia, jihad control’Italia», la condivisione di filmati e di notizie circa l’uccisione di occidentali da parte di mujaheddin dicono chiaramente che Anas ElAbboubi è stato particolarmente attivo nell’addestramento e confezionamento e uso di esplosivi attraverso il web. Per il padre è stato ucciso in battaglia. Per l’Fbi potrebbe essere ancora vivo. In Procura non sono convinti sia morto. In attesa della prova provata che sia caduto in combattimento sul fronte siriano, per gli inquirenti Anas El Abboubi è un terrorista da processare e da condannare. Per i suoi difensori, gli avvocati Giovanni Brunelli e Nicola Mannatrizio, le prove non ci sono: per loro Anas El Abboubi non è un terrorista ed è pertanto da assolvere.
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